Tir perde blocco, Cna difende i camionisti: incidenti rari

"Ben 500mila trasporti l'anno e eventi analoghi pochissimi"

Polizia municipale (Germogli)

Polizia municipale (Germogli)

Carrara, 20 settembre 2018 - Sicurezza: Fita Cna difende gli autotrasportatori dopo la perdita del carico di lastre avvenuta a Nazzano, «Un incidente ogni 50mila trasporti. Caso imputabile a rottura lasta e non errore umano». Fita spiega: «Il settore dell’autotrasporto nel campo del lapideo è tra i più attenti e preparati. Lo dimostra la statistica: su 500mila trasporti effettuati ogni anno il coefficiente di incidentalità è tra i più bassi. Uno ogni 50mila. La perdita è da attribuire probabilmente ad un difetto della lastra di marmo e non ad un errore umano». «Da parte nostra faremo tutto quello che è previsto per evitare che tali episodi succedano ancora – spiega inoltre Massimo Ricci, portavoce trasporto merci Cna provinciale –, ma a volte intervengono anche elementi imprevedibili come la rottura di una lastra. E’ evidente anche dalla foto: si è spezzata. L’impegno di tutti per evitare rischi è quotidiano e l’attenzione è massima». «La nostra associazione – prosegue – , da questo punto di vista, è impegnata da tempo per formare gli autotrasportatori. Lo dimostra il fatto che due dei dieci corsi finanziati dalla Regione Toscana, Cpral ed Inal su tutto il territorio regionale il cui programma ha affrontato anche il tema delle corrette modalità di fissaggio della merce al veicolo, si sono svolti nella nostra provincia. Sottolineo che l’inserimento di tale argomento all’interno del programma di tali percorsi formativi rientranti nel Piano straordinario finanziato dalla Regione Toscana in materia di salute e sicurezza sul lavoro, è stato fortemente richiesto da Cna Fita. Su tale argomento, inoltre, l’associazione ha organizzato un seminario destinato a tutti gli operatori che intervengono nella fasi di carico/scarico del veicolo in modo che il trasporto sia eseguito garantendo la sicurezza nella circolazione stradale, che si terrà sabato 29 all’Interporto di Prato. L’attenzione del nostro sistema è quindi molto alta su questo tema. E’ chiaro che tali incidenti non dovrebbero succedere ma purtroppo vi sono elementi, quali ad esempio un difetto della merce di difficile individuazione – conclude –, da cui possono scaturire gravi conseguenze nonostante siano state adottate tutte le procedure del caso»