Su il sipario, la città riprende il suo teatro

Entusiasmo e commozione per l'apertura degli Animosi. La lirica di Devia conquista Carrara. Tutto esaurito per il recital lirico

L'amministrazione e il pubblico nella serata inaugurale del Teatro Animosi

L'amministrazione e il pubblico nella serata inaugurale del Teatro Animosi

Carrara, 2 dicembre 2019  - «E’ il teatro della città: la comunità ha bisogno del suo teatro e il teatro ha bisogno della città»,. Così il sindaco Francesco De Pasquale ha tenuto a battesimo l’apertura degli Animosi: una serata di festa assoluta scandita dalle note dei più bei pezzi del melodramma. A fare gli onori di casa, oltre a De Pasquale, l’assessore alla Cultura Federica Forti e il collega ai Lavori pubblici Andrea Raggi la cui emozione ha sottolineato l’importanza di un evento che per la città è storico. La parte di contenuti della serata è stata affidata a Carlo Menconi, vertice del circolo degli amici della lirica «Angelo Mercuriali», il quale ha proposto il consueto menù per palati fini, richiamando in città le più importanti voci del panorama internazionale. Sul palco a tenere alto il livello della serata il soprano Mariella Devia che, con una voce che non conosce né limiti né ostacoli, ha interpretato i brani immortali di Maria Stuarda, dei Masnadieri, del Pirata, della Norma. Accompagnati dal pianoforte del Maestro Giulio Zappa, non sono stati da meno altri due big della lirica, il mezzo soprano Daniela Pini e Simone Alberghini che si sono alternati in arie e cavatine. All’impegnativo programma di sala è seguito un lungo bis sulle più celebri arie del Toreador di Carmen, Casta diva della Norma e di nuovo Carmen con «Près des remparts de Sé-ville». Applausi a non finire e una serata di dense emozioni: la città ha ripreso il suo teatro e all’entusiasmo degli amministratori ha fatto seguito quello dei cittadini che da dieci anni attendevano questa data. Fra i ringraziamenti di rito, quello a Massimo Giorgi, l’ingegnere del Comune che ha dato il colpo finale a un intervento durato anni.

Così adesso il teatro è di nuovo operativo con i suoi marmi e i suoi stucchi: all’attività teatrale il sindaco ha voluto legare il prossimo rilancio di una città che per troppo tempo è stata orfana di luoghi per gli spettacoli. Sicuramente l’apertura del teatro darà beneficio a quelle attività del centro storico che hanno agonizzato in attesa di un rilancio, ma perché l’apertura vada di pari passo con il ritorno della cultura in città è necessario riempire questo meraviglioso contenitore di contenuti degni che non si possono limitare come è stato fatto negli ultimi tempi alla stagione della Fondazione toscana spettacolo. Il pubblico cittadino in materia di spettacoli è sofisticato, abituato a debutti, prime, compagnie che qui provavano e realizzavano i propri capolavori che poi rimanevano legati a doppio filo con la storia della città. Il teatro è cresciuto con noi, come noi si amo cresciuti con il teatro. Dagli Animosi dei tempi d’oro passarono i big della prosa, così come uscirono importanti attori che adesso solcano i teatri nazionali. Adesso servono progetti seri. © RIPRODUZIONE RISERVATA