"Tavolo urgente con Prefetto"

La richiesta delle sigle sindacali dopo la tragedia di mercoledì

"A poco servono gli appelli, i richiami, le normative scritte su fogli di carta bianca se non si riscopre il valore sociale del lavoro". E’ l’appello che lanciano le segreterie di Cgil, Cisl e Uil dopo l’ultimo incidente mortale, il secondo in due giorni, che ha colpito un lavoratore del nostro territorio, il 59enne Andrea Figaia, che ha perso la vita mentre stava lavorando in una cava di Stazzema. Un incidente mortale sul lavoro che ha profondamente sconvolto tutta la comunità e in particolare Avenza, luogo dove viveva il 59enne. "E’ tempo di dire basta – dicono I sindacati -. Il mondo del lavoro è stanco delle parole di circostanza che seguono regolarmente il giorno dopo il fatto, la sicurezza nei luoghi di lavoro deve trovare dignità culturale e spazio nelle priorità dell’agire politico. E per fermare questa strage silenziosa c’è bisogno di un impegno costante e quotidiano, uscendo dalla dimensione di emergenza legata ai fatti luttuosi ed eclatanti: investire in sicurezza è un atto di civiltà per riaffermare il diritto al lavoro sicuro, al lavoro dignitoso che dia a ciascuno di noi la garanzia di tornarsene a casa intero ed integro nel fisico e nello spirito".

"Chiediamo – proseguono nella loro nota – al prefetto di convocare un tavolo urgente sulla sicurezza nel territorio che veda coinvolte le istituzioni e le parti sociali. Bisogna mettere al centro la persona e non il profitto, bisogna considerare la sicurezza un ’valore’ verso cui tendere con opportuni investimenti in mezzi e formazione, purtroppo però ci scontriamo con una realtà che il più delle volte vede la sicurezza come un costo e come tale, da ridurre il più possibile a scapito della vita umana". "Serve davvero fermarci tutti è un atto di civiltà, stamani nonostante lo sciopero indetto dai cavatori c’erano diversi camion di trasporto che circolavano, così come oggi con ancora l’ambulanza in moto sul luogo dell’incidente continuavano a girare i telai".