Tassa di soggiorno scontro in Comune

La minoranza si è fatta interprete delle richieste degli operatori turistici

Mozione del gruppo di minoranza sulla sospensione della tassa di soggiorno che il Comune applica, ai sensi della legge regionale sul turismo, ai non residenti che alloggiano nelle strutture ricettive. L’imposta dev’essere corrisposta da turisti e consumatori per ogni pernottamento fino ad un massimo di 5 consecutivi, con tariffe diverse in base alla classificazione delle strutture ricettive del territorio, da un minimo di 50 centesimi a un massimo di 2 euro. Con la mozione firmata dal capogruppo Giorgio Santi e dai suoi colleghi Letizia Galanti e Sandro Fogola, è chiesta la sospensione dell’imposta per il 2022. "Negli ultimi giorni – riferiscono i consiglieri di “Cambiamo Insieme Mulazzo“ - ci hanno contattato attività tardivamente avvisate dal Comune riguardo al pagamento dell’imposta per il 2022". La mozione scaturirebbe dal corto circuito tra il provvedimento introduttivo dell’imposta di soggiorno deliberato a fine dicembre 2019 in consiglio comunale, con una previsione di entrata annua pari a 14 mila euro, e il provvedimento sospensivo deliberato dalla giunta a metà giugno 2020. "Non avendo ricevuto comunicazioni preventive – dicono i consiglieri – sulla reintroduzione della tassa, non ne hanno previsto la riscossione. Ora i proprietari delle attività si troverebbero a pagarla di tasca propria". Situazione da evitare per la minoranza, che ha consegnato la mozione con cui chiede al consiglio comunale di votare la sospensione quale misura.

Michela Carlotti