'Pan' torna in mare. Una tartaruga caretta caretta rilasciata dopo le cure

È sempre una grande emozione restituire queste creature al loro habitat naturale

La tartaruga caretta caretta rimessa in mare

La tartaruga caretta caretta rimessa in mare

Massa, 27 maggio 2022 - Dopo diverse settimane può finalmente torna in mare 'Pan' un esemplare di tartaruga caretta caretta che, lo scorso 18 aprile, si era trovata impigliata nelle reti di alcuni pescatori a circa un miglio al largo della località Poveromo nel comune di Massa. 

La tartaruga è stata soccorsa dai volontari del WWF e dal parco didattico Wwf di Ronchi e, successivamente, è stata trasferita nel centro di recupero personale dell'Arpat e dell'acquario di Livorno per le cure necessarie

Al momento del ritrovamento in mare ad aprile, ‘Pan’, esemplare di 10 kg con carapace lungo 43 cm e largo 41cm presumibilmente di sesso femminile, non presentava ferite evidenti, né esche. L’operazione di soccorso è stata coordinata dalla rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità di regione Toscana. Oltre alla marcatura (targhetta metallica applicata alla pinna anteriore destra) alla tartaruga è stato applicato anche un microchip per poterla identificare.

Il rilascio in mare dell'esemplare di tartaruga è stato curato dallo staff acquariologico e veterinario della struttura livornese in collaborazione con WWF, Arpat settore Mare e capitaneria di Porto. Pan è stato rimesso in mare partendo dalla spiaggia dell'Oasi Wwf 'Le Dune di Forte dei Marmi'. All’evento hanno preso parte anche il sindaco di Massa Francesco Persiani, il Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera C.C. Antonio Masiello e alcune classi della scuola secondaria Paolo Ferrari di Marina di Massa che hanno aderito al progetto di educazione ambientale portato avanti dal Wwf al centro didattico di Ronchi.

"È sempre una grande emozione restituire queste creature al loro habitat naturale – ha commentato l’assessora all’ambiente Monia Monni -. Spesso purtroppo si tratta di animali minacciati dall’inquinamento marino, specialmente da plastiche e microplastiche, dalla pesca intensiva o dall’impatto dei natanti e diventa pertanto preziosa ed insostituibile l’attività che viene svolta ormai da tempo dai tanti volontari che ogni anno, con passione e dedizione, si dedicano alla salvaguardia di questi animali ma anche alla pulizia di spiagge e corsi d’acqua".