Stop all’ex Cava Fornace "Contenti della sentenza"

Semaforo verde dalla commissione consiliare di controllo di Montignoso "Chiediamo di partecipare a tutte le operazioni di rinnovo autorizzazioni"

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La sentenza del Tar sulla discarica ex Cava Fornace mette d’accordo una volta tanto anche la politica montignosina all’interno della commissione consiliare di controllo che "esprime all’unanimità tutta la sua soddisfazione". E non è un documento banale visto che la commissione è costituita da tutti i capigruppo in consiglio ed è aperta al contributo dei Comuni limitrofi, nonché alle associazioni e ai comitati con il compito di vigilare che l’attività di conferimento sia svolta nel rispetto delle vigenti autorizzazioni. La commissione stessa ricorda di aver "sempre sostenuto che le autorizzazioni all’epoca rilasciate dalle Province di Massa e Lucca riguardassero solo una prima fase sino a metri 43 e che l’eventuale avanzamento fosse condizionato al rilascio di nuovi atti autorizzativi. La sentenza del Tar ha riconosciuto la fondatezza di quanto sostenuto. Il Tar e la volontà del Comune di Montignoso e della Regione di procedere al Paur prima di rilasciare eventuali nuove autorizzazioni aprono quindi le porte a nuovi scenari". La commissione chiede di "avere un ruolo centrale e partecipare attivamente a tutte le fasi del nuovo procedimento. Ruolo non meno importante dovranno ricoprire sia le associazioni sia i comitati sia i cittadini tutti i quali dovranno essere tenuti in debita considerazione nelle scelte future per il nostro territorio con l’auspicio – concludono - che questo sia il primo passo verso la chiusura a quota 43 metri di Cava Fornace". Insomma, anche la commissione si schiera per la chiusura e a firmare il documento sono la presidente Donatella Berti e i consiglieri Marino Petracci, Andrea Gabrielli, Raffaello Gianfranceschi, Stefano Del Giudice ed Eleonora Petracci.