Stalking a madre e figlio Sessantenne nei guai

Il fatto sarebbe accaduto a Licciana Nardi: il sindaco ha fatto riparare una finestra distrutta a colpi d’ascia

di Andrea Luparia

Sarà la dottoressa Valentina Prudente, nella veste di giudice monocratico, a decidere il futuro di S.S., il sessantenne residente in Comune di Licciana Nardi accusato di stalking condominiale ai danni di un ragazzo disabile e di sua madre, che avevano l’unica colpa di abitare sotto di lui. Ieri mattina il Gup Marta Baldasseroni ha rinviato a giudizio l’uomo e la prima udienza, davanti alla Prudente, si svolgerà il 18 ottobre. L’accusa è pesante. Il 3 aprile del 2020, alle 23,30, l’uomo, impugnando una sorta di ascia, ha iniziato a colpire la finestra dell’abitazione sotto la sua (parliamo di una villetta a due piani con due condomini). La donna, svegliata dai colpi, in preda al panico ha chiesto aiuto ad un legale (l’avvocato Daniel Monni) che ha immediatamente chiamato i carabinieri. Questo però è solamente l’episodio più grave.

Secondo la Procura della Repubblica, il 22 agosto del 2019 l’uomo ha gettato un secchio d’acqua nel giardino della donna. Contemporaneamente la insultava, la minacciava e finiva tirando un mattone contro la finestra dell’abitazione. Il 7 settembre nuovi insulti. Il 30 settembre dello stesso anno altri insulti e il 20 febbraio del 2020 l’uomo, oltre ai consueti insulti, mimava il gesto di tagliare la gola. Ovviamente poi sarà il giudice Valentina Prudente a stabilire se la ricostruzione dei fatti presentata dalla Pubblica Accusa è esatta o meno. C’è però da segnalare un episodio in controtendenza rispetto a questa storia. Quando ha saputo che la finestra della donna era stata distrutta a colpi d’ascia, il sindaco di Licciana Nardi è andato a vedere e poi ha pagato di tasca propria i lavori per rifare la finestra. Un bel gesto di solidarietà umana.