Stabilimenti balneari, come ripartire? Cambieranno spazi e distanze tra ombrelloni

Il settore si interroga sulla ripresa, sperando che arrivi prima possibile

Marina di Carrara

Marina di Carrara

Massa Carrara, 12 aprile 2020 - Stabilimenti balneari, tutto un mondo da ricreare e ridisegnare per provare a salvare una stagione turistica traballante e in forte dubbio. Bisogna rivedere spazi e dimensioni, percorsi e distanze, fra gli ombrelloni e nell’area bar ristorante. Pensare anche a come poter gestire soprattutto i più piccini. Insomma, la stagione estiva deve affrontare mille dubbi su quella che potrebbe essere, o meno, una riapertura a tempo di record. Sempre che arrivi il via libera dal governo e dalla Regione ai proprietari per poter accedere in ‘solitudine’ agli stabilimenti stessi per fare tutti i lavori preparatori necessari.

“Dobbiamo cambiare completamente l’organizzazione dei bagni – sottolinea Luca Martini, presidente della Compagnia del Mare e referente di AssoBalneari sul territorio -, eseguire le sanificazioni di tutti i locali e affrontare prima di tutto a mettere il sicurezza il personale. Poi pensare a tutti quei dispositivi di protezione e alle distanze che possano garantire un minimo di sicurezza. Come Assobalneari abbiamo scritto al governo affinché inizia a prendere in considerazione tutte le strutture turistiche balneari per permettergli di iniziare intanto a organizzare spazi e locali, a sistemare la spiaggia”. Tutto deve essere ridimensionato e rivisto, per garantire le distanze di sicurezza anche fra ombrellone e ombrellone e le vie per accedere alle postazioni sulla spiaggia: “Pensiamo anche a chi non ha una spiaggia molto estesa – prosegue Martini -. Conviene mettere 10 ombrelloni e aprire con tutti i costi che ci sono, il personale e via dicendo? Bisognerà anche attrezzarsi per sanificare tutti i locali e gli strumenti, anche durante la stagione, due volte al giorno. E nella zona bar ristorante sarà ancor più complicato. Insomma, serve tempo e bisogna permettere agli operatori di andare sul campo per fare tutte le verifiche e iniziare i lavori, da soli”. Sulla stessa linea si starebbe muovendo anche la Regione Toscana. "Una volta ricevute le segnalazioni da parte dei rappresentanti della categoria – spiega il consigliere regionale Giacomo Bugliani - mi sono subito attivato con l'assessore regionale Stefano Ciuoffo per valutare se vi fossero margini per consentire agli operatori, analogamente a quanto sta avvenendo in Emilia Romagna, di realizzare le opere necessarie in vista della stagione balneare. L'assessore ha segnalato la questione in Conferenza Stato-Regioni e ha chiesto che sia direttamente il Ministero a consentire, in modo paritario, a tutti gli operatori balneari del Paese di poter svolgere le opere necessarie alla predisposizione degli stabilimenti balneari. L'intervento del nostro assessore ha raccolto l'adesione dei rappresentanti di tutte le altre regioni italiane e ha ottenuto dal Governo rassicurazioni in tal senso. Mi auguro che a breve si possa dare un segnale importante di apertura a questa categoria e anche ai campeggiatori, nella piena osservanza di tutte le prescrizioni sanitarie".