Stabilimenti balneari, via libera all’apertura

L’attività dei bagni può ripartire anche subito. Regole come lo scorso anno in base al colore della Regione

Può ripartire l'attività dei bagni (Nizza)

Può ripartire l'attività dei bagni (Nizza)

Massa Carrara, 27 aprile 2021 - Per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare. E stessi protocolli anti Covid 19, come la scorsa stagione. Nulla di nuovo dunque per gli stabilimenti balneari della costa Toscana, perché le linee guida del 2020 hanno funzionato. E’ quanto è emerso dalla riunione che si è svolta ieri mattina in video conferenza tra i rappresentanti del comparto balneare, dei Comuni costieri e i vertici del turismo della regione Toscana. "Il governo centrale – spiega Stefano Gazzoli, presidente Fiba Confesercenti Toscana – ha stabilito che i bagni possono essere già aperti. Quindi se i colori assegnati in base ai contagi lo permettono si applicano le relative disposizioni. Oggi siamo in zona gialla, quindi se il singolo stabilimento balneare è pronto ad accogliere i propri ospiti lo può fare, basta che applichi i protocolli collaudati per la stagione 2020". Nessuna data dunque, solo la certezza che tutti i bagni devono aprire entro il 15 giugno, data che da sempre segna l’inizio della stagione balneare. "Per la Regione prendiamo atto della normativa nazionale – ribadisce Stefania Frandi, presidente Sib Confcommercio Massa Carrara –. Le spiagge sono aperte e se il bel tempo sarà nostro complice si potranno avviare il prima possibile le aperture con gli stessi protocolli. Abbiamo chiesto anche la possibilità di vaccinare i bagnini, ma ci è stato risposto che si seguirà il piano nazionale delle vaccinazioni, con precedenza alle categorie fragili". «Ho chiesto se si potesse aspettare ad aprire i servizi accessori, come la ristorazione – prosegue Gazzoli – per solidarietà ai ristoratori e se si potesse comunque definire una data unica di apertura, per esempio il 15 maggio, ma per entrambe le osservazioni non c’è stata discussione. I sindaci presenti hanno accolto favorevolmente l’idea di aprire il prima possibile gli stabilimenti balneari anche per motivi di sicurezza. Se le nostre aziende infatti sono aperte, possono regolamentare gli accessi e garantire ordine e sicurezza sugli arenili, specialmente se scoppia il bel tempo e le persone si riversano in spiaggia". "Accogliamo la decisione del governo di aprire – afferma Itala Tenerani, presidente del Consorzio balneari Massa –, ma invito i colleghi a non perdere di vista l’obiettivo: sicurezza al primo posto. Prima di aprire gli stabilimenti è opportuno essere sicuri di aver attivato tutti i protocolli anti covid 19, per tutelare non solo chi lavora nello stabilimento balneare ma anche i nostri ospiti. L’appello è di non abbassare la guardia, perché solo se continuiamo a seguire le regole possiamo uscire al più presto dalla pandemia". Le linee guida del 2020 per tutelare i turisti e i lavoratori del comparto balneare toccavano diversi aspetti. Innanzitutto nei bagni deve essere predisposta un’adeguata cartellonistica informativa sulle misure di prevenzione, anche in altre lingue; ci devono essere percorsi di entrata e uscita definiti e indicati; organizzare in più punti i presidi di gel igienizzanti; l’accesso ai bagni è solo su prenotazione; evitare assembramenti e l’invito a mantenere la distanza interpersonale; la rilevazione della temperatura e l’obbligo di un registro di presenze per agevolare la tracciabilità di un eventuale contagio. In spiaggia molta attenzione al distanziamento tra gli ombrelloni. Deve essere garantita una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni punto ombra e un’accurata disinfezione delle attrezzature. I protocolli stabilivano anche una regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, ecc e il divieto di condivisione delle attrezzature tra persone non conviventi.