Spacciatore di cocaina condannato a 5 anni

L’uomo, nato in Marocco ma residente in Italia, agiva tra Massa e Carrara tra il 2011 e il 2012. Decisiva la testimonianza di una donna

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di Andrea Luparia

Spacciava droga (soprattutto cocaina) ed è stato condannato a cinque anni di carcere, a pagare le spese processuali e ad una multa di 20mila euro. E’ finita così (si spera) la “carriera“ malavitosa di uno degli spacciatori nordafricani che in passato hanno quasi monopolizzato il “mercato“ delle sostanze stupefacenti tra Massa e Carrara. L’uomo, 35 anni, nato in Marocco ma da anni residente in Italia, si chiama El Taoufil Et Muastapha e non era presenta ieri in aula quando il giudice monocratico Ermanno De Mattia ha letto la sentenza intorno poco dopo le 11. Ad inchiodarlo le immagini e le intercettazioni presentate in aula dal Pubblico Ministero Deborah Bracco ma anche alcune testimonianze. I fatti di cui si è parlato in aula risalivano al 2011 e al 2012 (quando le forze dell’ordine hanno svolto le indagini) e questo ovviamente non ha permesso a tutti i testimoni di essere pecisi. Due di loro, ad esempio, hanno detto di non ricordarsi praticamente nulla. Molto più coraggiosa, e dotata di memoria quasi analitica, una donna sui 45 anni, residente a Massa, che ha ammesso di avere fatto uso ripetutamente, in quegli anni, di cocaina. E ha indicato l’imputato come il suo unico fornitore. Una testimonianza precisa e decisamente coraggiosa fornita da una signora che si è visibilmente rifatta una vita ed è uscita dal “tunnel“ della droga. Era forse impaurita, sicuramente agitata (tanto che quando ha finito di testimoniare non riusciva ad aprire la porta dell’aula e andare via, l’hanno dovuta aiutare) ma le sue parole hanno confermato l’impianto accusatorio sostenuto dal Pubblico ministero. L’avvocato (un difensore d’ufficio) nell’arringa ha chiesto l’assoluzione del suo assistito ma il giudice Ermanno De Mattia ha impiegato pochissimo a scrivere la sentenza. Le motivazioni si conosceranno tra 60 giorni.