Sos per l’antico oratorio Parte una raccolta di fondi

In programma anche una serie di eventi per finanziare l’opera di restauro. Il primo stasera (ore 21) all’interno della chiesa con il maestro Nicola Orioli

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di Natalino Benacci

L’Oratorio di Nostra Donna, splendida testimonianza di arte barocca, ha bisogno di restauri urgenti. Occorre mettere in sicurezza il lucernario, il campanile, sistemare tetto e facciata. Per questo è stata avviata una raccolta fondi finalizzata alla valorizzazione e al restauro dell’edificio. Una campagna che si articolerà anche nel corso dei prossimi mesi, con l’organizzazione di eventi volti al restauro di uno dei siti culturali e sacri più suggestivi del panorama pontremolese. Un primo appuntamento, organizzato questa sera alle 21 all’interno della chiesa dal Comune di Pontremoli in collaborazione con la Parrocchia di Santa Cristina avrà come protagonista il maestro Nicola Orioli. Di origini pontremolesi, per molto tempo direttore della locale Musica Cittadina, si era trasferito in Svizzera nel 1992 per motivi di lavoro. Ma non ha mai dimenticato le sue origini, il legame che lo tiene saldo alla città di Pontremoli e a tutto ciò che costituisce la sua identità. Un legame che prenderà vita attraverso la sua esibizione, la sua musica, un viaggio tra la Valle del Verde, la Scandinavia, l’Africa e l’India. Un omaggio verso le sue origini, come lui lo definisce. Per partecipare all’operazione restauro, una causa davvero nobile, ha deciso di prestare il suo talento di clarinettista, sassofonista e compositore. La chiesa costruita nel 1732 sui resti di un precedente oratorio, è uno dei massimi esempi di architettura rococò progettata nelle strutture e nelle decorazioni da Giovan Battista Natali. Nel tempio di forma ovale spiccano opere di Alessandro Gherardini e Giuseppe Galeotti.

Tutte le figure dipinte nella chiesa e le sei grandi stature di profeti in legno stuccato e dipinto, valutate come opera di Jan Hermansz Geernaert (1704-1777), sono parte di un progetto che ha al centro la figura della madonna. Gli ultimi interventi su questo capolavoro erano stati effettuati negli anni Ottanta e Novanta finanziati dallo Stato attraverso la Soprintendenza ai beni ambientali di Pisa, avevano rinnovato inizialmente la coperura e gli intonaci esterni, ma soprattutto erano andati a recuperare gli affreschi dipinti da Giovan Battista Natali dal 1732 al 1738. L’ingresso, ad offerta libera, sarà consentito fino al raggiungimento dei posti a disposizione.Per chi volesse effettuare una donazione, l’Iban su cui effettuare il versamento, è il seguente: Parrocchia dei S.S. Giacomo e Cristina IT42I0623069962000056883326 Credit Agricole Pontremoli. Causale Restauro Nostra Donna.