Sos di Legambiente per le praterie lunigianesi

I prati di Logarghena e di Camporaghena cedono all’incalzare del bosco perchè sono abbandonati

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Bisogna salvare le ultime praterie della Lunigiana. Che spariscono in quanto nessuno (dal Parco ai comuni) aiuta gli allevatori di bestiame. È l’appello di Legambiente lanciato in occasione della Giornata europea dei parchi e della Giornata mondiale della biodiversità. I prati di Logarghena a Filattiera e quelli di Camporaghena a Comano, sottolinea l’associazione nella nota, sono splendide praterie con grandi fioriture di narcisi selvatici (giunchiglie) e orchidee spontanee, una volta molto estese, che si stanno imboscando velocemente e perciò estinguendosi. Il declino è legato all’abbandono della pratica del pascolo e dello sfalcio. Ambienti importanti, non solo per la bellezza paesaggistica e le fioriture, ma per l’elevata biodiversità che conservano con habitat, flora e fauna protetti perché minacciati. Sono le ultime praterie della Lunigiana, comprese nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Logarghena inoltre è Zona speciale di conservazione, tutelata dalla Rete Natura 2000 dell’Unione europea. Legambiente, anche con una petizione online, chiede al presidente del Parco, ai sindaci di Filattiera e Comano e al presidente dell’Unione dei comuni, di intervenire con urgenza. "Non è accettabile - dice Matteo Tollini, responsabile parchi e biodiversità Legambiente Toscana - che a 20 anni dall’istituzione del Parco si possano perdere gli habitat (e specie faunistiche e floristiche) più importanti della Lunigiana per la biodiversità. Parco ed Enti locali sono tenuti ad attuare con urgenza tutte le azioni per fermare la perdita delle praterie di Logarghena e Camporaghena. Non è solo un dovere di legge ma un imperativo di grande attualità".