REDAZIONE MASSA CARRARA

Solidarietà ai lavoratori . Lega cavatori a palazzo in difesa di Fiordichiara

Trenta operai dalla sindaca: "Pensiamo alle dieci famiglie senza stipendio". Arrighi: "Con deroghe e rinvii non si risolvono i problemi del marmo".

Solidarietà ai lavoratori . Lega cavatori a palazzo in difesa di Fiordichiara

Erano circa una trentina e sono arrivati a sorpresa sotto palazzo civico per parlare con la sindaca dei dieci operai che hanno perso il lavoro dopo la revoca della concessione alla Fiordichiara B per questioni di morosità. Ieri gli operai della Lega cavatori assieme ad alcuni dipendenti della cava 76 Fiordichiara hanno provato a chiedere alla sindaca Serena Arrighi di ripensarci e di aiutare queste famiglie a mantenere il posto di lavoro. "Siamo qui oggi e saremo presenti ogni qualvolta sarà necessario per portare la nostra solidarietà ai colleghi che loro malgrado e non per colpa loro – hanno spiegato dalla Lega cavatori –, si ritrovano senza alcuna tutela, senza lavoro e senza salario. Giusto regolamentare il settore lapideo, ma con le giuste misure a tutela dei lavoratori. Chi prende in concessione dei beni pubblici, secondo noi, dovrebbe avere credenziali giuste sotto il profilo economico, fiscale e sociale". Da qui l’idea della lega dei Cavatori di introdurre il modello durc dell’edilizia anche nel settore lapideo. Un documento unico di regolarità contributiva che attesti la regolarità dei pagamenti agli enti, e finalizzato alla repressione del lavoro nero e delle irregolarità assicurative e contributive. "Ribadiamo la necessità di introdurre per accedere alle concessioni per l’escavazione, di un modello similare al durc, che si ispiri a questo documento usato in edilizia. Chiediamo se sia possibile accedere al fondo marmo per venire incontro agli operai in difficoltà economica. Non facciamo che le colpe di altri ricadano come sempre sugli operai".

La sindaca Serena Arrighi si è detta dispiaciuta per la perdita di questi dieci posti di lavoro, ma ha ribadito ai manifestanti che il tempo delle deroghe è finito, e che è arrivato il tempo di "applicare leggi e regolamenti – aveva dichiarato la prima cittadina dopo la revoca della concessione – ed è quello che abbiamo fatto nel caso del concessionario che non li ha rispettati". Aggiungendo "perché questo cambiamento sia realtà non possiamo continuare a pensare che tutto si possa risolvere con deroghe, rinvii o scorciatoie".

Alessandra Poggi