Sms prosciuga il conto. La banca obbligata a risarcire il cliente

Sms prosciuga il conto. La banca obbligata a risarcire il cliente
Sms prosciuga il conto. La banca obbligata a risarcire il cliente

Un sms sul telefono, poi una chiamata fraudolenta e la truffa è servita in due passaggi con circa 3.500 euro che si volatilizzano dal conto in pochi secondi. Soldi che però la banca deve restituire al consumatore perché le misure di sicurezza attuate dall’istituto non sono state sufficienti a garantire la massima tutela del consumatore. Una vittoria importante per un associato di Confconsumatori Massa Carrara davanti all’Arbitro Bancario: il Collegio di Bologna ha accolto il ricorso presentato dall’avvocata Francesca Galloni e ha condannato la banca a restituire all’utente la somma sottratta pari a 3.281 euro. Tutto era iniziato con un sms, nella ‘chat ufficiale’ della banca: una presunta richiesta di autorizzazione per la spesa di 251,78 euro e un link da cliccare per disconoscere la spesa. Il link portava a una pagina ‘specchio’ della banca, identica quasi in tutto ma falsa dove veniva informato di una chiamata da parte di un intermediario, puntualmente arrivata. L’utente si fida di chi parla dall’altro lato, che lo informa di tentativi di accessi fraudolenti, segue le sue istruzioni per bloccarli ma poco dopo riceveva sul telefono il brutto colpo: addebito di 3.280,90 euro. Lì ha capito di essere vittima di una truffa.