“Silent ways“, modi per vivere le fragilità

Il nuovo progetto di Francesca Bianchi, presidentessa di Bookcrossing Massa. Focus sul mondo delle donne tra paure e rivincite

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Silent ways, così si chiama il nuovo progetto ideato da Francesca Bianchi, presidentessa di Bookcrossing Massa nato in collaborazione con Walter Danesi patron del Museo di Fantiscritti a Carrara. Un nuovo progetto dunque, dopo quelli che già hanno coinvolto Francesca Bianchi e Walter Danesi negli ultimi mesi. È in modo silenzioso che le donne vivono ancora oggi troppo spesso le loro fragilità, le loro paure, le realtà familiari e lavorative. Ascoltando Walter Danesi, che con tanta passione racconta la storia dei cavatori e delle loro famiglie, Francesca è stata rapita dalla figura di "Stella". Lei, la donna punto di riferimento per quelle montagne ha fatto pensare a quanto sacrificio ci fosse nelle parole non dette, nello svolgere ogni giorno dei compiti senza mai battere ciglio, senza mai opporsi, esprimere il proprio punto di vista, emanciparsi.

Ecco allora il titolo del progetto "Silent Way"perché è con "fare silenzioso" che le donne di ieri e quelle di oggi continuano a svolgere i ruoli a esse imposti dalla società, troppo spesso senza contestare. Dietro ai silenzi delle donne si nascondono ancora molte sofferenze, fatte di situazioni difficili trasformatesi talvolta in consuetudini e accettate, come parte integrante della propria esistenza. Non si può comprendere da un sorriso ciò che si nasconda nell’animo di una donna, che porta il peso dei suoi dolori, perché essa cerca nelle sue risorse interiori la forza per continuare a esistere. Walter Danesi ha visto giorno dopo giorno crescere l’amore per la storia delle nostre terre e ha ascoltato i racconti di uomini e donne passati dal suo museo. Molte di queste ultime hanno confidato le sofferenze personali o delle donne delle loro famiglie, nella difficoltà di raggiungimento di libertà ed emancipazione e ha quindi sposato con gioia l’iniziativa.

Insieme, Bookcrossing Massa e CavaMuseo Fantiscritti, avvieranno degli incontri dove l’arte e la cultura locali si faranno portavoce della donna, affinché quel fare silenzioso si trasformi in un modo frastornante e possa in qualche modo dare coraggio alle donne, il coraggio di volersi bene e poggiare su se stesse. Per far visita al Museo e apprendere in merito alle iniziative, si ricorda il numero di telefono di Walter Danesi 3483138538.

A. M. Fru.