«Senza Lunezia, che estate triste» Commercianti sul piede di guerra

Negozianti di Marina preoccupati per la soppressione degli eventi

Premio Lunezia

Premio Lunezia

Carrara, 16 marzo 2018 - «Rischio estate senza manifestazioni». I commercianti di piazza Menconi e zone limitrofe sul piede di guerra perché hanno il timore che quest’estate non verranno fatte le solite iniziative che da anni hanno fatto da cornice alla piazza dando vita alla stessa. Preoccupazione principale è il trasferimento del festival Lunezia, un evento che dava un ritorno d’immagine al territorio, essendo una manifestazione di risonanza nazionale e che ospita circa 6mila persone a sera con visitatori provenienti da tutta Italia e quindi con un intrioto notevole per gli esercizi pubblici e attività commerciali. Alida Vatteroni eMarosa Corradi dicono che «da tempo chiediamo all’amministrazione notizie a riguardo, ma questa è un’amministrazione che decide quasi autonomamente ed è sempre priva di risposte vere se non il problema economico, ma che non sembra supportato da come si vedono spendere risorse per iniziative ben meno importanti e sopratutto di nessun ritorno di immagine per il territorio. Nessuno pensa che non si debba sperimentare nuove proposte anche se poi qualcuna non otterrà riscontro positivo, ma almeno mantenere ciò che è ormai consolidato in tutto e per tutto da anni quello si , anche perché se l’amministrazione và a riguardare ciò che la popolazione ha scritto sul famoso ‘Muro delle idee’ le richieste sono praticamente queste “Manteniamo il Lunezia, gli eventi in piazza che creano aggregazione”. Quindi aver speso tempo e denaro per il muro delle idee a cosa è servito? Dove sono finite le idee e proposte raccolte da quell’iniziativa?» Della stessa opinione riguardo gli eventi ormai consolidati in piazza, compreso il Lunezia è anche Roberta Branzanti della Proloco di Marina, una delle poche proloco in Italia che si è sempre data molto da fare per creare un programma molto corposo per accompagnare le serate estive marinelle offrendo eventi sia in piazza Menconi che a Largo Marinai d’Italia e che adesso deve presentare le sue proposte «solo attraverso un bando concorrendo con qualsiasi altra associazione presente sul territorio senza considerare che ad alcune il mandato viene dato con determina dirigenziale». Nicola Fusani del ‘Barcollo ma non mollo’ dice: «Questa piazza ormai è chiamata da tutti piazza Budapest o Bucarest ed è oramai lasciata alla mercé di persone poco affidabili senza contare le varie etnie e le forze dell’ordine non possono fare niente. Io la sera non apro più perché la piazza dopo il tramonto è morta e solo frequentata da spacciatori e ubriachi e se tolgono anche le manifestazioni estive, sopratutto il Lunezia chiuderemo tutti». Stesso pensiero di Giacomo Campanini della panetteria Cavalli: «Non fare il Lunezia è un vero peccato: ci sono già villeggianti che chiedono chi parteciperà per decidere se venire o meno da noi. Se poi non sono previsti nemmeno i soliti spettacoli estivi che comunque muovono un po’ di gente la piazza è destinata a morire e noi con essa».