Sempre la solita... musica Niente soldi per la scuola

Completato lo staff degli insegnanti nasce un nuovo problema per il Comune. La bocciatura della variazione di bilancio ha bloccato 4 milioni di euro

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Gli insegnanti adesso ci sono, dieci per affrontare un po’ tutte le materie. La scuola di musica però non può ancora partire perché la sede non è pronta e mancano anche le risorse per acquistare gli strumenti da mettere a disposizione degli allievi. Così per il secondo anno consecutivo resterà al palo ma stavolta non ci sono pandemie o emergenze sanitarie che reggono. Quello che doveva essere l’anno della rinascita e del rilancio, sotto la diretta gestione del Comune di Massa, si trasforma in una fase di stallo che in buona parte dipende anche dall’incertezza politica che vive l’attuale maggioranza di centrodestra. Perché? E’ semplice, come spiega l’assessora all’istruzione Nadia Marnica: alcune delle spese che sarebbero servite a far partire la scuola comunale di musica di fatto sarebbero rimaste congelate nella variazione di bilancio non approvata e bocciata dalla stessa maggioranza a fine novembre, l’ultima possibile dell’anno che fra tutto smuoveva circa 4 milioni di euro.

La manovra era stata poi in parte ripresa tramite un atto di giunta, ratificato non senza polemiche in consiglio, ma epurato da tutte quelle spese non indispensabili che si sarebbero potute ritenere di natura ‘politica’. E nel tritacarne del conflitto di maggioranza c’è finita pure la scuola di musica con i lavori da fare per adeguare e mettere in sicurezza il secondo piano di Villa Rinchiostra, dove si fanno le lezioni, e comprare gli strumenti di cui gli allievi possono aver bisogno. La scuola ora langue e di certo ormai non può più partire prima della fine dell’anno scolastico lasciando a piedi docenti e allievi. Certo, non erano mancate le difficoltà neanche prima di arrivare a questo punto. A primavera l’amministrazione aveva deciso di non proseguire con la gestione affidata a enti del terzo settore, fino al 2021 l’Associazione musicale massese, passando a un coordinamento diretto da parte degli uffici comunali.

La selezione dei docenti e l’affidamento degli incarichi sarebbe stata quindi gestita direttamente da palazzo civico. Il bando era partito in autunno e si era protratto fino a dicembre, con due diverse chiamate perché alla prima era stato impossibile trovare tutti i docenti necessari. All’inizio dell’anno, finalmente, gli uffici avevano stilato l’elenco di docenti: tre per pianoforte, poi uno a testa per chitarra, canto, fagotto, batteria, violino, contrabbasso-flauto dolce, flauto traverso. Elenco con cui però oggi si può fare poco così come con il regolamento di funzionamento della scuola di musica, approvato nelle scorse settimane dalla giunta, che per ora resterà un documento di buoni intenti in un cassetto. Magari in attesa del prossimo anno scolastico.