Se l’invito al matrimonio arriva un anno dopo

Il racconto di Ermenegildo Corsini che aveva optato per le tradizionali buste con ceralacca: "Assurdo, presenterò reclamo"

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di Maria Nudi

Le partecipazioni di nozze sono arrivate ai destinatari un anno, quattro mesi e una ventina di giorni dopo il giorno del sì. Una storia che ha dell’incredibile a raccontarla – spiegando che presenterà reclamo formale alle Poste – è Ermenegildo Corsini, originario di Massa.

Qui vive ancora l’anziano padre Alessandro e sempre qui l’uomo ha tanti amici, cui erano destinate le partecipazioni. Ermenegildo Corsini il 26 maggio del 2021 si è sposato e in occasione del suo matrimonio ha deciso di inviare le partecipazioni di nozze, scegliendo in tempo di social e di telefoni cellulari di mantenere una tradizione che può apparire desueta ma che resta una modalità di stile. Così Corsini, che lavora a Roma come cantore stabile nel coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina da oltre 30 anni e che ha avuto il privilegio di esibirsi per Papa Francesco il 14 aprile del 2021 – quindi più di un mese prima della data del matrimonio – ha spedito una ventina di partecipazioni per essere certo che sarebbero arrivate per tempo. Ma così non è stato: gli invitati le hanno ricevute il 2 settembre di questo anno. "La maggior parte le ho spedite proprio a Massa. Altre a Genova. Una a Genova e un’altra ancora a Frascati. Le buste sono state chiuse con un sigillo con la ceralacca tradizionale rossa. Per essere certo che fossero regolari mi sono recato nello ufficio postale di Monterotondo, dove abito in provincia di Roma e dove le buste sonno state viste e pesate dal personale che le ha definite regolari. Una volta affrancate, sono state spedite per posta ordinaria – racconta Corsini – Il tempo passava e nessun destinatario riceveva la busta. Così ho provveduto io a informare queste persone. E solo ora, a inizio settembre, le partecipazioni sono state recapitate. Un anno, quattro mesi e una ventina di giorni dopo il sì. Inoltre solo due buste sono arrivate con il sigillo intatto: le altre erano state aperte. Molti destinatari hanno pensato che le partecipazioni fossero state pensate per festeggare il primo anniversario ma anche in quel caso sarebbero arrivate in ritardo". "Se il timbro postale è “Roma Fiumicino“ e porta la data del 2 settembre 2022 – conclude Corsini – mi chiedo dove sono state le buste per oltre un anno. Una vicenda assurda che ho scelto di raccontare e per la quale presenterò reclamo".