"Se continua così sarò costretto a spengere le luci nella chiesa"

Monsignor Piagentini: "Molti parrocchiani ora chiedono aiuto alla Caritas". L’Sos di Nadia Cavazzini

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"Se non cambia la situazione sarò costretto a spengere le luci del Duomo in alcune ore del giorno. Questa guerra alle porte dell’Europa ci sta colpendo tutti". Don Raffaello Piagentini racconta le paure dei fedeli. Il caro energia inizia a entrare nelle case dei carrarini, le famiglie si stanno facendo i conti in tasca: tra poco arriva l’inverno e non tutte potranno permettersi di tenere accesi i termosifoni tutti i giorni. C’è già chi sta chiedendo aiuto alla Caritas. "Dire che le bollette sono aumentate è come scoprire l’acqua calda – racconta don Raffaello –. Potrei dire triplicate. Alcuni parrocchiani si sono affacciati alla Caritas per avere sostegno. Ho ormai tanti anni: posso dire che questo massacro fisico, morale, sociale, inevitabilmente comporta queste ripercussioni. Inutile piangerci addosso, questi problemi sono all’ordine del giorno. Siamo stati tanti anni senza guerre e ora siamo ripiombati nella voragine del conflitto dove tutto è possibile. Papa Francesco l’ha definita un atto ignobile e mostruoso, ripugnante. Cristiani che colpiscono altri cristiani, sono tutti battezzati. La storia si ripete: nel 1915 Benedetto XV condanno la guerra come ’una inutile strage’ dove morirono 600mila giovani tra i 19 e 35 anni, senza contare le migliaia di persone mutilate nel corpo e nello spirito. Nel 1939 papa Pacelli fece lo stesso discorso: ’Con la guerra si perderà tutto’. Basta con le armi, non sono con Putin, ma quando due si scontrano è normale armarli affinché si facciano ancora più male? C’è una poesia di Giovanni Pascoli, ’I due fanciulli’: Ucraina e Russia, due fratelli che si azzuffano. La poesia termina con un inno alla pace, che ci auguriamo arrivi presto anche in questo conflitto".

Non se la passano certo bene nemmeno i ristoratori. Nadia Cavazzini, titolare del ristorante Rebacco nel centro cittadino, analizza la grande crisi energetica: "La situazione è davvero preoccupante. Se personalmente non ho avuto rincari importanti poiché abbiamo lavorato all’esterno tutta l’estate, so di miei colleghi che sono molto preoccupati. Si parla di cifre decisamente importanti che vanno a ledere un’attività commerciale. Anche se le bollette pesanti devono ancora arrivare c’è chi ha già subito una bella mazzata da quelle estive. Colleghi con strutture ricettive sono giù di morale, si sono visti arrivare la bolletta dell’energia raddoppiata. Le soluzioni sono difficili, il rischio che alcune strutture decidano di chiudere per mezza giornata è alto. Questo va a ripercuotersi sul mondo occupazionale: meno lavoro significa meno ore di lavoro e quindi meno persone impegnate. Serve un intervento immediato della politica".