Scientifico ‘Marconi’ in alto mare Il consiglio chiede certezze sul futuro

La protesta: "Il sindaco non ci ha fornito alcuna via d’uscita"

Un'aula

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Carrara, 17 gennaio 2019 - I ragazzi sono in crescita e dopo le proteste delle scorse settimane, il problema degli spazi del liceo scientifico ‘Marconi’ si riproporrà puntuale all’apertura del nuovo anno scolastico. E’ per questo che il consiglio d’istituto ha voluto un incontro con il sindaco Francesco De Pasquale per prevenire i disagi del prossimo settembre. Tuttavia il sindaco non sembra aver dato quelle risposte che i genitori e gli insegnanti si attendevano. Scopo dell’incontro era appunto individuare una nuova sede per una delle scuole più popolose.

Gli insegnanti hanno ripercorso i disagi degli ultimi anni, dopo la chiusura della sede centrale di Fossola e la convivenza nell’edificio di Avenza con i ragazzi dell’istituto tecnico, «senza aula magna, con una palestra in comune e la necessità di ricorrere al campetto sportivo della vicina parrocchia, grazie alla cortesia del prete, in aule recuperate da piccoli laboratori oppure in sottotetti con lucernai da cui filtra acqua». I docenti hanno fatto notare come questo sia in contrasto con gli ottimi risultati che il liceo Marconi da anni ottiene a livello regionale e nazionale nelle varie gare e competizioni di matematica e logica. Il sindaco ha così ripetuto la volontà di costruire una nuova sede, in un terreno attiguo all’Itis, attualmente occupato da un campo da calcio), ma non è riuscito a chiarire come dovrebbe essere finanziato il progetto. I genitori hanno invece ribadito che «la soluzione migliore sarebbe la riqualificazione di edifici esistenti».

Un’occasione per ricominiciare a ripopolare il centro con la presenza di scuole e ragazzi. Tuttavia il sindaco ha chiesto ai genitori quali potrebbero essere le sedi indicate, dal momento che «il Monoblocco è utilizzato per scopi sanitari e per le varie palazzine direzionali di via Don Minzoni sarebbe necessario cambiare la destinazione d’uso». Problemi in vista anche per la media Da Vinci, «dove l’Asl non è ancora entrata perché l’importo dei lavori di ristrutturazione è superiore al previsto» ha spiegato il sindaco. Un rappresentante dei genitori, ha insistito per far esprimere il consiglio comunale, «dal momento che il sindaco chiede a noi le soluzioni». Infine è caduta nel vuoto «la proposta di utilizzare lo Zaccagna, dove il numero degli studenti è più basso e in calo». Da qui il sindaco ha accettato un tavolo di lavoro con la rappresentanza dello scientifico, invitato alla prossima riunione della commissione.