"Sanificazione, interventi nelle scuole"

Il comitato in difesa al diritto alla salute della Lunigiana, si rivolge alla amministrazioni comunali e al provveditorato agli studi di Massa, evidenziando la necessità di una maggiore prevenzione nei confronti di infezioni e di misure più efficaci per tutelare la salute di bambini e ragazzi delle scuole del territorio. La richiesta avanzata agli amministratori è di rendere disponibili nei plessi scolastici appositi dispositivi di purificazione e sanificazione dell’aria prima della riapertura scolastica: "Numerosi studi evidenziano che consentirebbero un notevole abbattimento del rischio d’infezioni – spiega il responsabile – Si richiamano pertanto le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità in relazione alla sanificazione di strutture non sanitarie. Inoltre, un’equipe composta dal Centro nazionale sostanze chimiche e protezione consumatori e Istituto Superiore di Sanità, ha fornito indicazioni sui dispositivi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell’aria".

"Tra i vari sistemi vi è quello già sperimentato da strutture scolastiche - prosegue - costituito da ventole che canalizzano l’aria all’interno del dispositivo stesso. L’aria ne uscirebbe sanificata al contatto con la luce ultravioletta. I sistemi di sanificazione a raggi UV-C a emissione controllata, riescono ad abbattere virus e batteri senza presentare controindicazioni, impedendo la produzione d’ozono in quanto viene evitato il diretto contatto con i raggi ultravioletti. Un dispositivo questo - spiega il comitato - che consente di tenere chiuse le finestre dei plessi, mantenendone l’apertura mantenendone l’apertura nei cambi d’ora. Pertanto, più caldo in classe, meno dispersione e risparmio di risorse. E soprattutto, minor contagio fra i ragazzi e nelle famiglie. Da un’indagine della Fondazione Gimbe con l’associazione dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, è emersa la sottovalutazione d’evidenze scientifiche che imporrebbero investimenti atti a migliorare la qualità dell’aria nelle scuole dove bambini, studenti, insegnanti e operatori trascorrono grande parte della loro giornata lavorativa".

Roberto Oligeri