Sanac, finalmente arrivano risorse "Lavoro garantito fino ad agosto Ma i problemi non sono risolti"

Sanac, finalmente arrivano risorse da Arcelor Mittal che ha iniziato a versare circa 6 dei 20 milioni che deve al gruppo industriale dell’indotto, con 4 poli produttivi fra cui quello di Massa. Soldi che fanno tirare un sospiro di sollievo ma non risolvono i problemi, come spiega il segretario della Uiltec nord Toscana, Massimo Graziani. "Abbiamo appena finito le assemblee con il personale. Quindi per fortuna AM ha pagato circa 6 milioni di euro e questo permetterà di poter proseguire almeno fino a fine agosto con i programmi e le lavorazioni in corso: senza queste risorse probabilmente la situazione sarebbe precipitata. Ma gli ordini che ha Sanac arrivano dai mesi scorsi, quasi interamente dall’ex Ilva e quindi non sono tali da richiedere la piena occupazione degli stabilimenti. Quindi abbiamo concordato con l’azienda un sistema di cassa integrazione che interesserà in maniera omogenea tutti i dipendenti, senza alcuna distinzione, con delle chiusure totali concentrate prevalentemente nel venerdì. Per un reparto anche alcuni giovedì e si tratta di quelli agganciati alle aree più ‘scariche’, ossia Rem2 e Rec". Nel dettaglio, la chiusura totale del reparto Rem1, è prevista il 19 e 26 giugno, poi il 3, 10, 17, 24 e 31 luglio. Per i reparti Rem2 e Rec il 19, 25 e 26 giugno, il 3, 9, 10, 17, 23, 24 e 31 luglio. La fermata completa dello stabilimento, quella stagionale, è programmata dal 3 al 23 agosto. "Con la chiusura di interi reparti andiamo a superare perlomeno le problematiche sulle rotazioni in modo che l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale incida nella maniera più corretta ed equa possibile – dichiara poi Graziani -. Un risultato che è arrivato grazie anche alla presa posizione chiara da parte dei lavoratori che, con le azioni di lotta e sul lavoro, hanno dimostrato serietà e professionalità, mantenendo alto il livello di produzione". Certo, sul futuro restano ancora tutte le incognite legate alla sorte dell’ex Ilva e all’accordo con Arcelor Mittal: "Continueremo a monitorare cosa succede sui tavoli romani – conclude Graziani –. Saranno mesi importanti per tracciare il futuro dello stabilimento e se non arriveranno risposte le solleciteremo con tutte le forme e i modi che possiamo mettere in campo".