Ci siamo quasi: San Valentino sta per arrivare e come ogni anno La Nazione vi dà l’occasione di pubblicare sul vostro giornale gli auguri alla persona amata. E allora approfittatene: inviate i vostri messaggi all’indirizzo di posta alettronica cronaca.massa@lanazione.net. Il 14 febbraio pubblicheremo una pagina speciale con tutti i vostri messaggi. La festa di San Valentino è una ricorrenza dedicata agli innamorati, celebrata in gran parte del mondo (soprattutto in Europa, nelle Americhe e in Estremo Oriente). L’originale festività religiosa prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino di Terni e venne istituita nel 496 da Papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana dei Lupercalia. Sebbene la figura di San Valentino sia nota anche per il messaggio d’amore portato da questo santo, l’associazione specifica con l’amore romantico e gli innamorati è quasi certamente posteriore, e la questione della sua origine è controversa. È conosciuta, in ogni caso, la leggenda, secondo cui il santo avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro, necessaria come dote per il suo sposalizio, che, senza di questa, non si sarebbe potuto celebrare, esponendo la ragazza, priva di mezzi e di altro sostegno, al rischio della perdizione. Il generoso dono - frutto di amore e finalizzato all’amore - avrebbe dunque creato la tradizione di considerare il santo vescovo Valentino come il protettore degli innamorati. Una delle tesi più note è che l’interpretazione del giorno di San Valentino come festa degli innamorati si debba ricondurre al circolo di Geoffrey Chaucer, che nel Parlamento degli Uccelli associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. Tuttavia, studiosi come Henry Kelly e altri hanno messo in dubbio questa interpretazione. In particolare, il fidanzamento di Riccardo II sarebbe da collocare al 3 maggio, giorno dedicato a un altro santo, omonimo del martire, San Valentino di Genova.