Ruspe al lavoro per la ’muraglia’ sul Frigido

L’armatura di cemento spunterà dagli argini del fiume nel tratto finale per proteggere il centro marinello da eventuali esondazioni

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di Francesco Scolaro

Ruspe e camion al lavoro. Si vede anche qualche operaio. Soprattutto ci sono le reti che delimitano il cantiere. E’ partito il cantiere per la realizzazione della prima ‘muraglia’ che dovrebbe fermare le possibili esondazioni del Frigido. Un’armatura di cemento che spunterà dagli argini di terra del fiume, per i primi 50 metri a partire dalla foce del fiume, così da proteggere il centro marinello. L’opera, che fa capo alla Regione Toscana, è stata affidata soltanto ad aprile di quest’anno dopo una gara complessa che ha visto partecipare decine di aziende da tutta Italia. D’altronde il valore dell’operazione è di rilievo: 900mila euro di lavori come base d’appalto. Il 6 aprile gli uffici tecnici hanno dato l’incarico alla F.lli Vecchione E. & A. Sas con sede legale a Potenza che ha presentato un ribasso del 29,198%. I lavori andranno dalla foce fino al ponte su viale Mazzini. Al momento i cantieri sono allestiti nel parcheggio fra via Lungofrigido di Levante e via Mascagni, con chiusura del passaggio pedonale lato monte del ponte di via Mascagni. A confermare l’avvio dei lavori è l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Massa, Marco Guidi: "Durante l’estate erano già stati spostati alcuni sotto-servizi che si trovavano sull’argine lato Viareggio del fiume. Abbiamo parlato con il dirigente della Regione, Gennaro Costabile, per far sì che i lavori partissero dopo la stagione per poter andare avanti senza intoppi. In questa prima fase viene verificata la presenza di eventuali ordigni bellici, poi si andrà ad attuare questo primo lotto di messa in sicurezza del Frigido". Per verificare l’avvio delle opere, oggi alle 15.30 il sindaco Francesco Persiani e l’assessore Guidi faranno un sopralluogo sul posto insieme al dirigente regionale Costabile. Controlleranno poi anche i cantieri aperti sul Ricortola dove è previsto l’ampliamento dell’alveo dal mare fino a via Pietrasanta (per 2,5 milioni di euro). Le operazioni di ricerca di ordigni bellici sugli argini del Frigido sono stati affidati alla società Sogelma Srl di Scandicci per poco più di 25mila euro. Ma cambia anche la realizzazione della ‘muraglia’ che, nelle previsioni iniziali, doveva essere alta fino a 5 metri spuntando dagli argini in terra per buona parte con un forte impatto estetico e visivo. La Regione, su richiesta del Comune, della politica e di tanti cittadini, l’11 marzo ha affidato un incarico professionale per "un opportuno inserimento ambientale nel contesto" dato che si tratta "di muri d’argine di rilevante altezza, e visto il contesto territoriale e ambientale in cui si colloca". Il professionista incaricato di individuare le soluzioni per un corretto inserimento architettonico e ambientale è l’architetto Chiara Tesi di Pistoia (per 4.798,08 euro). Già modificata la viabilità per consentire i lavori, fino al 30 maggio: divieto di transito e sosta con rimozione forzata lungo via Lungofrigido di Levante. I veicoli provenienti da via Mascagni in direzione monti transiteranno all’interno del parcheggio così come quelli in transito su via Lungofrigido di Levante provenienti dalla direzione monti e diretti in via Mascagni (mare). Senso unico di circolazione per tutti i veicoli in via Lungofrigido di Ponente con direzione monti-mare.