Romanzo e una mostra Il dramma dell’amianto

Stasera in piazza delle Erbe sarà presentato il volume di Titti Federico. Espone Cinzia Canneri

Migration

Un libro e una mostra per dar voce alle vittime dell’amianto. Stasera alle 21 in piazza delle Erbe, davanti alla sede dell’Associazione Qulture, sarà presentato "Asbestos", il nuovo romanzo della scrittrice carrarese Titti Federico, pubblicato dall’Associazione Qulture con il marchio Felici Editore. Liberamente ispirato a una storia vera, paradossale e tragica, il libro – disponibile nelle librerie a partire dal 5 agosto – narra le vicende di Mario, operaio di una fabbrica partenopea che si serve, nei suoi cicli di lavorazione, dell’amianto. Asbesto è, infatti, il termine d’origine greca che designa il materiale da cui si estraggono le omonime fibre e che significa “indistruttibile”, “inestinguibile”, “eterno”. Un’indistruttibilità che, con accanimento, mina o recide, giorno dopo giorno, ogni legame del protagonista: la sua amicizia con Rosario, il ricco ragazzino detto ‘O Principe;

l’amore con la bella cilena Isabel; la forza ostinata della giovane figlia, Federica; gli operai addetti alla lavorazione, ma anche i loro familiari e chi vive vicino alle fabbriche di questo veleno, la cui cancerosità è devastante.

Asbestos vuol rievocare e riscrivere la fine della parabola industriale meridionale e italiana con uno stile fluido e accorato, restituendocene vicissitudini e durezze.

La presentazione del libro sarà preceduta, alle 19, dalla mostra fotografica di Cinzia Canneri "Come due ali" sulle vittime dell’amianto. Il progetto – un’analisi sociale del problema amianto in relazione alla vita quotidiana, intima e psicologica delle vittime, sia di coloro che hanno subito l’esposizione a questa fibra, sia dei loro familiari – ha ricevuto un premio di eccellenza al Poy (Pictures of the Year International) e il primo premio come Best Portfolio all’Umbria Word Fest Award. Seguirà buffet, previa prenotazione al 3473664276.