Riti sacri, storia, sfottò e tradizioni: tutti gli appuntamenti della Pasqua

Il calendario delle iniziative organizzate a Pontremoli da parrocche e confraternite

 I Cavalieri del Tau mentre entrano in una chiesa nel centro storico di Pontremoli (foto di repertorio)

I Cavalieri del Tau mentre entrano in una chiesa nel centro storico di Pontremoli (foto di repertorio)

Massa, 15 marzo 2018 - «La Settimana Santa in Pontremoli, storia, liturgia e tradizion» è il tema di una serie di conferenze organizzate da Gruppo missionario «Padre Daniele«, Parrocchie di San Colombano, Santa Cristina e San Pietro, Confraternite della Misericordia e di Nostra Donna e Cavalieri del Tau in collaborazione con il Comune di Pontremoli. Il primo appuntamento è venerdì 23 marzo nella chiesa di San Lorenzo Martire (ex Cappuccini) alle 20.45 dove si parlerà della «Passione di Cristo in dialetto virgolettese sulle orme delle rappresentazioni sacre medievali«. Seguono sabato 24 marzo alle 16 all’ Oratorio di Nostra Donna, l’incontro «Dai riti della Settimana Santa allo sfottò dei falò: Lò, lò, lò«, giovedì 29 marzo dalle ore 21 alle 23.15 la «Visita agli altari della reposizione, «come dicono a sepolchri« con partenza dalla chiesa di S. Pietro e conclusione nella chiesa di S. Francesco con meditazione. Infine venerdì 30 marzo nella Chiesa di S Francesco, alle 21 la «Passione del Signore sulle orme delle processioni dei Misteri« con itinerario che tocca le chiese di S. Francesco, S. Lorenzo, S. Cristina, oratorio di Nostra Donna e S. Giacomo.

Con l’arrivo della Pasqua Pontremoli punta sui turisti che amano l’ambiente, l’arte e la storia e anche le tradizioni religiose, che decidono di spostarsi all’ultimo momento. In primo piano c’è la visita ai sepolcri nelle numerose chiese pontremolesi, che la sera del giovedì santo si riempiono di fedeli e appassionati d’arte perché vengono esposti veri tesori artistici. «Primo tra tutti nella chiesa di San Geminiano il Cristo al Calvario dell’artista piacentino Giovanni Setti assieme ad una madonna di scuola genovese – spiega il professor Luciano Bertocchi, esperto d’arte - ma ci sono anche altre importanti sculture a Nostra Donna, San Nicolò, Santa Cristina e San Colombano. E così un po’ in tutte le chiese pontremolesi» . Sono tanti gli appassionati che hanno scoperto il fascino delle pievi, delle cappelle e delle tradizioni religiose che rivelano l’identità di un popolo. La «lavanda dei piedi», il «batter Pilato», il silenzio delle campane e l’acqua sugli occhi sono gesti e segni di uno dei periodi più intensi e ricchi di riti e celebrazioni dell’intero anno liturgico, in particolare a Pontremoli.