Rissa tra tifosi, in arrivo tredici "daspo"

Partita la procedura del questore nei confronti degli ultras identificati grazie ai filmati. Rispetto agli arresti ci sono due carrarini in più

Scontro fra tifosi in strada

Scontro fra tifosi in strada

Carrara, 30 settembre 2021 - Scontri tra ultras prima di San Marco-Massese: sale a 13 il numero di tifosi coinvolti. Ieri è stata avviata la procedura e presto 13 supporter, dieci della Carrarese e tre dei bianconeri, riceveranno la notifica del Daspo, il provvedimento che li obbligherà a stare lontani dalle manifestazioni sportive per un periodo che, a seconda dei casi, andrà dai due fino ai sette anni. Discriminanti in questo caso saranno i precedenti dei vari tifosi coinvolti. Rispetto a quanto emerso subito dopo gli scontri, che si verificarono alla Prada poco prima del fischio d’inizio del match di Coppa Italia d’Eccellenza dello scorso 18 settembre, la lista dei supporter coinvolti si è dunque allungata di due nuovi nominativi, entrambi tifosi della Carrarese, che sono stati individuati in questi giorni grazie al lavoro d’indagine degli uomini del commissariato. Anche per loro, dunque, è scattata la denuncia per la rissa e presto saranno raggiunti come gli altri dal provvedimento del questore.

Si allunga così di una nuova puntata una vicenda che ha sollevato grande scalpore dopo che gli abitanti del Peep avevano assistito sotto le proprie finestre a scene di vera e propria guerriglia urbana tra le due opposte tifoserie che se le sono date di santa ragione utilizzando anche bastoni e cinghie. Durante gli scontri un tifoso azzurro è rimasto a terra ferito lievemente tanto che è stato necessario per lui l’intervento dell’ambulanza del 118. Tutta la scena è stata ripresa da diversi video che hanno cominciato immediatamente a rimbalzare sui social network e che sono serviti agli inquirenti per l’identificazione di tutti i tifosi coinvolti. Già nella mattina di lunedì 20 settembre gli uomini del commissariato cittadino avevano portato a termine gli arresti in differita dei primi 10 tifosi, 3 massesi e 7 carrarini riconosciuti grazie alle immagini riprese dai telefonini. Il giorno dopo si è poi tenuta l’udienza per la convalida degli arresti domiciliari e la richiesta di giudizio per direttissima a carico dei supporter coinvolti. Nel corso dell’udienza il giudice per le indagini preliminare, oltre ad ascoltare i singoli imputati, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ha raccolto le testimonianze dei funzionari di Polizia di Massa e Carrara, i quali hanno indicato i singoli fotogrammi dei filmati grazie ai quali sono state effettuate le identificazioni. Per tutti i tifosi coinvolti il pubblico ministero aveva chiesto la convalida degli arresti, la conferma dei domiciliari e l’apertura del giudizio per direttissima. Compatta la richiesta degli avvocati difensori dei dieci imputati: rinvio del processo per avere il tempo di visionare i tre video che riprendono gli avvenimenti ed elaborare la difesa, e alleggerimento delle misure cautelari domiciliari con l’obbligo di firma.

Richieste tutte accolte dal giudice Dario Berrino che ha sì convalidato gli arresti eseguiti, ma ha anche deciso per l’immediata rimessa in libertà e misura cautelare ridotta all’obbligo di firma nei giorni di sabato, domenica e lunedì e in corrispondenza delle partite delle squadre Carrarese, Massese e San Marco Avenza. Con un rafforzamento dell’obbligo in questi ultimi casi: dovranno presentarsi in questura 15 minuti prima e 15 minuti dopo ogni incontro. L’udienza è ora stata fissata per il 26 gennaio 202, intanto ieri però è partita la procedura per i Daspo che nel giro di una decina di giorni diventeranno effettivi e che costringere i 13 tifosi coinvolti a stare lontani dagli stadi per lungo tempo.