Dieci arresti per la rissa fra ultras

Il blitz della Polizia ieri all’alba. Tre sono tifosi massesi, 7 carrarini

Alcune immagini della rissa tra tifosi scoppiata sabato pomeriggio ad Avenza

Alcune immagini della rissa tra tifosi scoppiata sabato pomeriggio ad Avenza

Massa, 21 settembre 2021 - L’operazione è scattata alle sei di mattina di ieri, quando gli agenti della Digos di Massa Carrara si sono presentati alle porte di casa di dieci ultras coinvolti nella violenta rissa di sabato pomeriggio, portando, insieme alle luci dell’alba, la notizia dell’arresto. Tre appartengono alla legione Cybea della Massese Calcio, sette ai rivali carrarini della Curva Nord Lauro Perini. Tutti, comunica la Questura, "hanno materialmente compiuto azioni violente che hanno creato un forte allarme sociale tra i residenti del quartiere che hanno assistito alla scena". La Polizia ha anche perquisito le abitazioni dei dieci facinorosi. Tre avevano una misura di Daspo in corso, mentre per altri era scaduta da poco.

Si è trattato di arresti “in differita“, ovvero attuati senza flagranza di reato, un’eventualità prevista per i reati da stadio, purché attuata entro 48 ore dai fatti. Dopo essere stati condotti in Questura per i rilievi del caso, gli ultas sono stati posti ai domiciliari su disposizione del pubblico ministero. Questa mattina è attesa la decisione sul provvedimento del Giudice per le indagini preliminari, il quale potrà convalidarlo o applicare una misura cautelare, come ad esempio l’obbligo di firma. I partecipanti alla rissa che saranno identificati nei prossimi giorni, non potendo essere arrestati per decorrenza dei termini, saranno denunciati e sottoposti a Daspo.

Sono stati i filmati amatoriali prodotti da alcuni residenti della zona, insieme a una serie di testimonianze dirette, a consentire agli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Carrara e della Digos di Massa Carrara di risalire ai nominativi dei tifosi violenti, o almeno di una parte di essi. Nel corso dello scontro, come si vede chiaramente dai video circolati sui social, quasi tutti i tifosi massesi erano incappucciati, il che ha complicato la loro identificazione. Infatti, pur essendo in maggioranza, gli arrestati della loro fazione sono soltanto tre, tutti difesi dall’avvocato Marco Guidi. "Ci opporemo alla convalida, ma aspettiamo l’udienza del Gip per visionare i filmati ufficiali e valutare la linea difensiva da adottare" comunica il legale. Sette, invece, gli arresti fra le file dei carrarini.

La rissa è scoppiata sabato pomeriggio, intorno alle 15.30, poco prima della partita di Coppa Italia, Campionato Eccellenza, fra USD San Marco Avenza 1926 e U.S. Massese 1919. Teatro dello scontro la defilata via Mulazzo, all’angolo con via Campo d’Appio a Carrara. All’improvviso, le due fazioni hanno iniziato a malmenarsi con bastoni e cinghie e a lanciarsi fumogeni e bombe carta, creando il panico fra i residenti del quartiere. Due minuti d’inferno aggravati dal ferimento di un ultras della “Curva Nord Lauro Pierini“, caduto a terra e incapace di rialzarsi. Giunta sul posto dopo una chiamata al 112, la Polizia ha rinvenuto diverse bottiglie rotte e constatato il danneggiamento di alcune automobili parcheggiate sulla strada, iniziando quindi le proprie indagini e identificando un primo gruppo di partecipanti

Pur senza avere, per ora, riscontri oggettivi e inequivocabili, la Questura sospetta che si sia trattato di un “incontro organizzato“, sopratutto da parte dei tifosi massesi. E ciò sia per l’imprevedibile location della rissa, lontana dallo stadio Paolo D’Este, in cui di lì a poco si sarebbe disputato il match, sia per l’armamentario utilizzato nello scontro, appunto bastoni e cinghie. Le ulteriori indagini delle forze dell’ordine, oltre a chiudere il quadro dei tifosi partecipanti, cercheranno di chiarire anche questo punto.