Ripascimento, ripresi i lavori a Poveromo

A Massa, dopo tre mesi di stop ieri è stato riaperto il cantiere. Saranno portati, entro l’estate, 100mila metri cubi di sabbia da Viareggio

Da sinistra: Luca Pegollo, Giacomo Bugliani, Davide Ronchieri e Gabriele Carioli

Da sinistra: Luca Pegollo, Giacomo Bugliani, Davide Ronchieri e Gabriele Carioli

Massa, 6 marzo 2020 - Dopo circa tre mesi di stop, ieri mattina ha riaperto il cantiere per il ripascimento a sud del fosso Poveromo, di competenza della Regione, allestito nella zona del Trabucco. Una buona notizia arrivata ‘in diretta’ proprio durante la conferenza stampa organizzata alla sede del Pd per fare chiarezza su quelli che sono piani, progetti e interventi che la Regione vuole mettere in campo entro l’estate per cercare di dare una mano al settore balneare, messo ulteriormente in crisi dalle recenti mareggiate. A fare il quadro della situazione, il consigliere regionale Giacomo Bugliani, affiancato da Davide Ronchieri, vice segretario comunale, Luca Pegollo (dell’area tematica del turismo del partito) e il consigliere comunale Gabriele Carioli. Primo tema quello che riguarda direttamente la Regione, ossia il ripascimento a sud del fosso Poveromo: 2,3 milioni di euro di intervento, appaltato alla Infrastrutture Srl di Casapesenna (Ce), che prevede il dragaggio di 100mila metri cubi di sabbia dal porto di Viareggio (zona di accumulo che crea problemi alla stessa infrastruttura portuale), il trasporto via mare fino a Poveromo dove sarà spinta a riva tramite una mega draga e poi ‘spalmata’ con mezzi meccanici. Su parte del litorale saranno versati 4.000 metri cubi di ghiaia, così da cercare di aumentare l’efficacia del ripascimento. Opera appaltata a novembre e poi rimasta in sospeso (come anticipato da La Nazione) fino a ieri per le operazioni di verifica della presenza di ordigni bellici nel sedime del porto di Viareggio (affidate alla Miar Sub srl di Maccarese). "Un intervento che non vuole essere né temporaneo né di emergenza – chiarisce Bugliani -, come quelli effettuati negli ultimi anni.

Sarà un intervento più stabile, anche se dobbiamo ricordarci che stiamo ragionando con il mare… Abbiamo incontrato i balneari che hanno dato la propria disponibilità a vedere i lavori in corso anche ad aprile. Gli uffici della Regione contano di poter completare tutto entro l’estate, almeno la maggior parte, così da non interferire con la stagione". Resta il fatto che là dove sono stati realizzati i pennelli di scogli fra Ronchi e Poveromo non tutto ha funzionato. "Si sono create situazioni con importanti riscontri positive e altre, come la foce del Magliano e le vasche fra i pennelli 5 e 6, dove l’erosione avanza con forza – prosegue Bugliani -. Per questo il Genio Civile ha chiesto ulteriori risorse all’interno del Documento operativo del recupero della costa per compiere indagini ulteriori e conoscere le situazioni specifiche. Fermo restando che quei pennelli non erano di competenza della Regione". Documento operativo che, come scritto da La Nazione pochi giorni fa, prevede altre 500mila euro circa di spesa che saranno destinate "in parte a un’indagine da effettuare nel 2020, per 50mila euro, a studiare un intervento risolutivo del deposito di sedimenti che si forma alla foce del Frigido. L’intervento, da realizzare nel 2021, prevede un finanziamento di circa 450mila euro" ha proseguito Bugliani che poi ha puntualizzato un al tro aspetto, quello della sistemazione della costa fra Frigido e Lavello (intervento finanziato già dal 2010 con 26 milioni di euro). "Si tratta della zona più problematica – ha concluso Bugliani -. Con ordinanza del 2019 la Regione ha affidato al Comune di Massa la progettazione esecutiva con un finanziamento di circa 200mila euro. E siamo in attesa". © RIPRODUZIONE RISERVATA