"Ripartiamo da Bari per la nostra missione"

L’allenatore della Carrarese Silvio Baldini indica la strada per agguantare la promozione senza passare dalla lotteria dei play off

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di Claudio Laudanna

"A Bari non eravamo ancora pronti per vincere. Ripartiamo dal San Nicola per migliorarci". Non è uomo da giri di parole o frasi fatte Silvio Baldini e anche quest’anno si prepara a una nuova stagione sulla panchina della Carrarese, la quarta consecutiva, la sesta nel corso della sua lunga carriera, carico di entusiasmo e senza nascondere le grandi ambizioni sue e di tutto l’ambiente. Da quando nell’estate 2017 è tornato sotto le Apuane il tecnico di Canevara è riusciti a migliorarsi sempre, arrivando al secondo turno playoff il primo anno, alla fase nazionale nel 2019 e sfiorando la finale pochi mesi fa dopo aver centrato uno storico secondo posto al termine della stagione regolare. Quest’anno alzare l’asticella può dunque solo significare riuscire a centrare la promozione e per farlo Baldini ripartirà da un gruppo rinnovato, senza però snaturarsi: non ci sono più i suoi fedelissimi Tavano e Maccarone e sono arrivati tanti giovani di grandi prospettive, ma tutti i pezzi di 90 sono rimasti e l’ossatura della squadra è rimasta invariata. "Noi ripartiamo come le stagioni passate vale a dire con l’ambizione di arrivare primi, rispetto al passato però dovremo essere bravi a sfruttare l’esperienza maturata in questi tre anni – spiega l’allenatore azzurro -. L’anno scorso abbiamo raggiunto un grande obiettivo in campionato e ai playoff abbiamo giocato due grandi partite, ma se nella semifinale di Bari abbiamo perso a un minuto dai rigori, d’altronde, non c’entrano nulla il destino o la sfortuna, significa semplicemente che non eravamo pronti e ora da lì dobbiamo ripartire. Dispiace che non ci siano più giocatori come Tavano e Maccarone perché sono ragazzi che conosco da 20 anni e se non ci sono più significa solo che il tempo passa per tutti, comunque anche con chi fa parte di questo gruppo dall’inizio ho un rapporto ugualmente forte. A livello personale non mi cambia nulla nell’allenare un gruppo più o meno esperto, ma di sicuro i giovani sono più bravi a credere nei sogni e a dare tutti loro stessi per inseguirli, quest’anno ne sono arrivati tanti, speriamo di aver trovato quelli giusti". Quello alle porte sarà però un campionato diverso dal solito anche e soprattutto per l’ingombrante presenza della pandemia che costringerà fino a data da destinarsi a continuare a giocare senza pubblico. "E’ una cosa squallida – taglia corto Baldini -, il calcio senza tifosi sugli spalti non dovrebbe esistere. Non avere il pubblico al nostro fianco sarà sicuramente la cosa che ci mancherà di più". La speranza di tutti è che nel corso del campionato si possa arrivare, magari gradualmente, a una progressiva riapertura degli stadi, nel frattempo però i tifosi azzurri certo non faranno mancare il loro appoggio alla squadra anche se a distanza. Nonostante la pandemia già lo scorso luglio i supporter della Carrarese non hanno mai smesso di mostrare il loro grande amore per la maglia anche fuori dallo stadio, tributando grandi omaggi alla squadra sia dopo la vittoria contro la Juve che al ritorno dalla sfortunata trasferta di Bari. Quest’anno l’obiettivo sarà non solo di migliorarsi, ma anche di riaccogliere i tifosi al dei Marmi nella migliore condizione di classifica possibile. "I nostri avversari sono quelli che ci aspettavamo, ma questo non ha importanza – conclude Baldini -. Noi dobbiamo pensare solo a scendere in campo e dare tutto quello che abbiamo, solo così potremo non avere rimpianti".

Al suo fianco in panchina quest’anno Silvio Baldini avrà poi un volto nuovo molto consociuto. Massimo Maccarone, dopo due anni come attaccante nella Carrarese, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e ora, in attesa di prendere il patentino da allenatore, seguirà le orme del tecnico azzurro prendendo il posto di un altro grande ex: Marco Marchionni.