Rinnovabili, risorse per le aree dismesse

Arrivati 17,5 milioni del Pnrr per finanziare sostenibili per la produzione di idrogeno: servono almeno 20mila metri quadrati

Migration

Aree industriali dismesse non mancano certo a Massa Carrara, soprattutto all’interno del perimetro del Consorzio Zia, e ora terreni e capannoni potrebbero diventare molto ghiotti, soprattutto quelli con superfici superiori a 20mila metri quadrati oppure sommando più strutture vicine. Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza in Toscana sono arrivati 17,5 milioni di euro su 450 complessivi a livello nazionale stanziati dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, destinati a finanziare progetti per la produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse. Non si tratta di progetti faraonici, quindi, ma di investimenti concreti e realizzabili che puntano all’energia solare o eolica per produrre poi idrogeno tramite particolari procedure tecnologiche.

Dato atto che l’eolico qui è difficilmente realizzabile, sotto il profilo tecnico ed economico, c’è però la possibilità di sfruttare e bene il sole sull’ampia ‘prateria’ della zona industriale. Il bando è stato pubblicato soltanto ieri ma la voce circolava da settimane e ci sono diversi imprenditori del territorio che hanno già provato a sondare il terreno per capire le opportunità della duplice azione che punta a solare e idrogeno con molti milioni in ballo. Aziende che hanno bussato alla porta delle istituzioni locali, di Sviluppo Toscana e del Consorzio Zia per capire come muoversi e le reali possibilità che derivano dal bando.

Non sarà una misura alla portata di tutti perché per sostenersi ed essere vantaggioso sotto il profilo economico questo sistema ha bisogno di grandi spazi, almeno 20mila metri quadrati di superficie o due ettari che dir si voglia. Però capannoni non mancano e anche di grandi dimensioni, oppure aziende che possono mettersi insieme tramite il sistema della comunità energetica. Micro, piccole, medie e grandi imprese potranno presentare i loro progetti. Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione e potrà partecipare ad un solo progetto, singolo o congiunto. Una volta raccolti tutti i progetti sarà stilata una graduatoria di merito.

I progetti dovranno riguardare la realizzazione di uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, comprensivi di eventuali sistemi di compressione e di stoccaggio dell’idrogeno oppure la realizzazione di impianti addizionali agli elettrolizzatori. "Un’occasione importante per per realizzare o potenziare sistemi generatori di elettrolisi, capaci di produrre idrogeno verde – sottolinea l’assessora all’ambiente Monia Monni –, una ‘variante pulita’ dell’idrogeno presente in natura. L’idrogeno verde si produce attraverso fonti rinnovabili ed elettrolisi e successivamente può essere trasformato in energia e vapore acqueo, per cui rappresenta una preziosa riserva energetica che non genera effetti inquinanti". La presentazione delle domande dovrà avvenire entro il 17 febbraio. La graduatoria di merito dei progetti presentati dovrebbe essere pronta per il 31 marzo.

FraSco