Reddito di cittadinanza, tutti sul divano

Sono 4500 in provincia a beneficiare dell’assegno, ma non è ancora partito alcun progetto per l’inserimento lavorativo

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Carrara, 25 gennaio 2020 - Reddito di cittadinanza: è allarme della Fenapi. Le oltre 3mila persone della provincia che ricevono l’assegno potrebbero perderlo se non si affrettano a presentare il nuovo Isee entro la fine di febbraio. L’associazione che si occupa di assistenza sociale così invita a mettersi in regola e coglie l’occasione per fare il punto della delicata situazione della povertà sul nostro territorio. «Ai nostri sportelli sono 250 le persone che hanno ottenuto il reddito di cittadinanza: un provvedimento che ha fatto emergere una sacca di povertà che mai ci saremmo immaginati». Chi parla è il team che accoglie allo sportello e prende per mano tutti quelli che hanno diritto al sostegno: il responsabile Gianluca Viola, Florinda Kadeli, Elena Giorgeri. Un tris d’assi del sociale che accoglie e aiuta nei meandri delle pratiche burocratiche anziani, giovani disoccupati, disabili, ragazze madri, extracomunitari.

"Tutte persone che hanno l’assegno, ma a parte qualche intervento del Comune con i lavori socialmente utili, sono tutti sul divano in attesa che i navigator li aiutino nel trovare un’occupazione». Il provvedimento del Governo, lo ricordiamo, attende adesso la fase due, quella in cui i beneficiari dell’assegno, che in provincia sono 3447, vengano indirizzati verso una soluzione lavorativa che possa loro garantire un futuro. «Il progetto non parte – raccontano dalla Fenapi –: gli assegni vengono distribuiti, ma dei navigator e del loro intervento nessuno sa niente. Tutti aspettano di essere affiancati da questi specialisti che dovranno inserirsi nel mondo del lavoro".

Adesso la novità, poco pubblicizzata, che entro febbraio tutti devono ripresentare l’Isee, pena il decadimento dell’assegno e la ripresa da capo di ogni procedura. Lo stesso vale per il bonus bebè che viene erogato alle ragazze madri. Pertanto il team di Fenapi invita a rivolgersi agli sportelli dedicati per avere tutte le informazioni e mettersi in regola a Massa, Via Aurelia Ovest, 139, area ex Olivetti, vicino alla rotonda dell’Aurelia e in città in via 7 Luglio 4 (di fronte agli Uffici Tributi comunali), telefono 0585 74931. Intanto, in attesa che il Governo decida come proseguire sappiamo che in Toscana hanno preso l’assegno del reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza 41mila persone, pari al 3,7 per cento del totale, su oltre un milione di coloro che in tutta la Penisola vengono assistiti. Nella nostra provincia sono 3447.

"Stando allo sportello – raccontano – ci siamo resi conto che nel nostro territorio i poveri sono tantissimi.Soltanto da noi sono in 250 coloro che hanno diritto al mantenimento, ma le domande sono continue e incessanti. Si rivolgono tanti indigenti che non riescono a mantenere la famiglie, per i quali 780 euro sono un toccasana, tanti disabili che non possono certo lavorare, ma anche tanti pensionati con la minima che con l’assegno statale raggiungono una cifra dignitosa. Ricordiamo che se non saranno rinnovati i certificati Isee non solo perderanno l’assegno , ma tutti saranno costretti a rifare l’intera procedura dall’inizio. Inoltre siamo molto preoccupati perché da parte di Roma non c’è alcuna certezza sul futuro di queste persone. I navigator non sono ancora al lavoro, nessuno di questi indigenti è affiancato da un serio percorso che possa inserire nel mondo del lavoro". Deve ancora partire la seconda fase di un progetto che senza l’inserimento lavorativo viene del tutto vanificato e si riduce a mera assistenza fine a se stessa.