Rapina in villa. Imprenditore picchiato, legata la moglie. I banditi sparano

Carrara, terrore all'ora di cena. Presa di mira la residenza di Alberto Franchi

Alberto Franchi

Alberto Franchi

Carrara, 11 febbraio 2018 - Doveva essere una piacevole serata tra amici da passare insieme a guardare il Festival di Sanremo. E invece è diventata una serata di terrore. Sabato sera, all'ora di cena, è andata in scena una rapina molto violenta a Carrara, tanto da ricordare gli orrrori di Arancia Meccanica.

Una banda di rapinatori, armati e incappucciati, è entrata nella villa del noto imprenditore del marmo, Alberto Franchi, in via Roccatagliata a Monteverde; l'uomo era in casa con la moglie e altre due persone e i quattro stavano aspettando ospiti per guardare insieme la serata finale del Festival. A quanto pare, quando gli amici sono arrivati a suonare il campanello i banditi erano ancora in casa.

I banditi - che, secondo una prima ricostruzione, potrebbero essere dell'Est europeo - hanno legato la moglie di Franchi e le altre due persone, mentre hanno chiesto all'imprenditore di aprire la cassaforte: nell'agitazione del momento non riusciva a farlo, ecco perché lo hanno pestato selvaggiamente. Adesso è in ospedale con una costola rotta. In base a una prima ricostruzione, più il proprietario faticava, per la paura, a ricordare come aprire la cassaforte, più i banditi si innervosivano e lo minacciavano. Dopo le botte, hanno sparato in casa con le pistole di cui erano armati. Testimoni avrebbero sentito gli spari dall'esterno. Sempre secondo ricostruzioni, sarebbero stati oltre cinque i banditi entrati nella casa, prima dell'ora di cena, ieri sera. Sono andati via quando ci sarebbero stati dei rumori esterni che li hanno allarmati. La cassaforte è rimasta chiusa. Oggi l'imprenditore è stato tutto il giorno al pronto soccorso per farsi curare ecchimosi e ferite.

I malviventi hanno portato via soldi e gioielli che sono riusciti a trovare ma prima di scappare hanno portato via anche il server che immagazzinava le immagini delle telecamere di sorveglianza. Sul posto polizia e carabinieri.