Raccolta funghi, la stagione è iniziata bene, occhio però ai divieti

Un appassionato multato perché conservava male il prodotto

Raccolta funghi (foto di repertorio)

Raccolta funghi (foto di repertorio)

Massa Carrara, 6 ottobre 2019 - I funghi, che passione. In queste settimane sono stati tanti gli appassionati che si sono recati sulle nostre montagna, in Lunigiana, ma anche a Carrara e Massa alla ricerca di questo prodotto alimentare tanto pregiato. In provincia arrivano anche i turisti, desiderosi di passare un weekend avvolti dalla natura, alla ricerca del porcino classico o della Amanita caesarea. Una passione che per molti è diventata un business, una sorta di lavoro. E come i funghi, è il caso di dirlo, nascono sagre nuove e si consolidano quelle tradizionali. La stagione è iniziata per le migliori, ma bisogna avere degli accorgimenti, per non cadere in sanzioni. Analizza il momento il colonnello Luca Barattini, comandante del gruppo carabinieri forestale.”Per adesso non si sono registrate particolari tensioni tra i turisti e i residenti, sta andando tutto per il meglio per quanto riguarda la raccolta dei funghi. Abbiamo elevato una sanzione l'altro giorno perché un appassionato stava trasportando in maniera errata i funghi, in una busta di plastica. Una volta raccolti i funghi devono avere la possibilità di lasciare lungo il terreno le spore per permettere ad altri funghi di nascere. Serve quindi un cestino in legno o altri contenitori che permettano alle spore di cadere a terra. In questi giorni stiamo continuando a vigilare e per il momento non ci sono state particolari tensioni”. Una passione che però ha delle limitazioni. “Per quanto riguarda alcune specie di funghi, come la Amanita caesarea o il porcino classico, gli appassionati possono prenderne 2 chili al massimo. Ci sono poi dei luoghi che sono considerate a uso solo per i residenti, le cosiddette 'riserve', come a Mommio. Altre zone sono a raccolta libera”. Un focus anche per chi si sposta per andare a funghi: “Chi abita nel comune dove va a raccogliere i funghi non ci sono problemi, per gli altri fuori residenza devono pagre una sorta di tesserino, un bollettino al costo di pochi euro che vale un anno”. Tutte le limitazioni sono sul sito della Regione toscana. Infine uno sguardo sulla vendita: “C'è una gran parte di funghi che arriva da fuori Italia e finisce sui banchi di vendita. È nostro compito vigilare anche su questi e per il momento non si sono registrate violazioni”.