Sembra impossibile che nel 2023 diritti che diamo per scontati come spostarsi liberamente, studiare e lavorare, vestirsi e truccarsi a proprio piacimento, decidere chi amare e sposare, siano calpestati e proibiti. Attraverso le parole di Asha, abbiamo capito che nel suo Paese quelle che per noi sono da considerarsi azioni semplici e banali, in realtà non lo sono: cantare, ballare, navigare sui social, informarsi, postare foto con amici, sedersi sul bus dove si vuole, avere compagni di classe maschi... Asha è legata al suo Paese e soffre per la situazione anche a livello personale: vorrebbe tornare a trovare il padre malato ma lui le chiede di non farlo per non metterla in pericolo e per non creare problemi alle figlie che vivono in Italia. Dalle parole forti ma al tempo stesso gentili di Asha non abbiamo percepito odio o desiderio di vendetta, ma abbiamo sentito la volontà di cambiare le cose attraverso il dialogo, coinvolgendo gli uomini in una battaglia sui diritti che riguarda tutti. Donna, vita e libertà è lo slogan che guida le proteste in Iran: la vita è libertà, la donna dà vita ed è importante che sia libera.