"Dal Cermec si deve partire per fare chiarezza sul tema del ciclo dei rifiuti e dell’ inquinamento ambientale". Così il consigliere comunale di Carrara, Cosimo Ferri, replica al nuovo amministratore unico di Cermec, Lorenzo Porzano. E chiede inoltre chiarezza alla sindaca Serena Arrighi sottolineando i dubbi: perché "abbia voluto cambiare amministratore, cosa sia successo con il precedente e perché abbia concesso questo ruolo al Comune di Massa. Rimane un mistero politico e amministrativo". Chiede dunque del suo programma "in che termini sarà in discontinuità con quello del precedente amministratore" ricordando "i tanti interrogativi sollevati anche sulla lavorazione dei rifiuti , sui tempi di gestazione del ciclo dei rifiuti". Ferri chiede lumi a Lorenzo Porzano sul futuro dell’impianto consortile. "Vogliamo tutelare i cittadini e chiederci il perché di odori così forti e invasivi – scrive –. Oggi riteniamo che le priorità siano altre da quelle che lei ha indicato certamente partecipative ma non significative per affrontare alcuni temi complessi. Con il passaggio a Retiambienti sarà tagliato l’organico? Che fine faranno i lavoratori in esubero ? Come si valuteranno le quote del Comune di Carrara? Il nuovo impianto del biodigestore, il cui costo è di 36 milioni di euro, comporterà criticità sotto il profilo ambientale. Chi ne pagherà i costi?" E alla ricerca di ulteriori chiarimenti, "a proposito di informazione e giusta partecipazione (che condividiamo), perché non inizia a rispondere al comunicato di alcuni giorni fa inviato dal Coordinamento dei comitati e delle associazioni per le bonifiche e la ripubblicazione del servizio idrico ? Questa è buona politica e trasparenza . E coinvolga Arpat pretenda controlli invasivi e continui. Per noi l’ambiente sarà sempre una priorità".