Furti di gasolio nel deposito dei bus, sospesi sette dipendenti

I provvedimenti di Ctt dopo il blitz di Polizia e Finanza che ha portato alle luce una serie di furti a Massa

Un'istantanea dei filmati acquisiti dalle Fiamme Gialle

Un'istantanea dei filmati acquisiti dalle Fiamme Gialle

Massa, 19 ottobre 2018 - Le conseguenze sono arrivate subito: sette provvedimenti di sospensione cautelativa dal lavoro sono stati consegnati ieri dal responsabile del personale del Ctt apuano, ad altrettanti dipendenti coinvolti nella indagine di polizia stradale e Finanza (coordinata dalla Procura), che ha coinvolto 14 operai dell’officina della Ctt Nord. I provvedimenti sono stati decisi dai vertici del Ctt che ha avviato un’indagine interna ad ampio spettro per fare chiarezza su una vicenda che il presidente Andrea Zavanella, ha definito «dolorosa per tutta la azienda che dovrebbe essere una grande famiglia». L’indagine interna è mirata a ricostruire passo dopo passo gli episodi al centro dell’inchiesta e a capire come siano state possibili le sottrazioni di carburante. Indipendentemente dagli aspetti penali di questa storia, gli accertamenti promossi da Ctt vogliono accertare i fatti. E se dovessero emergere responsabilità in chi avrebbe dovuto controllare o segnalare episodi sospetti, non ci saranno sconti per nessuno dal punto di vista disciplinare.

«Il nostro obiettivo è fare chiarezza – spiega Zavanella – ed è nell’interesse delle persone perbene che lavorano nella nostra azienda. I fatti denunciati e ora al centro delle indagini sono gravi». Tolleranza zero per chi ha tradito la fiducia dell’azienda in tempi in cui uno stipendio sicuro a fine mese non è per tutti. E qualora si arrivasse ad un processo, l’azienda si costituirà parte civile come parte lesa e non esclude di valutare il danno di immagine per quanto ha portato queta vicenda. «Chi sa parli e lo faccia come atto di coscienza» è l’appello che arriva dai vertici di Ctt, riferendosi a chi nel corso degli anni può aver visto comportamento illeciti.

Il blitz di polizia stradale e Finanza ha destato sconcerto e choc fra i dipendenti dell’azienda. Ieri mattina davanti al deposito degli autobus di via Catagnina c’era un grande silenzio. Il blitz delle forze dell’ordine ha lasciato tutti profondamente addolorati e scossi. «Mi vergogno per quanto successo – il commento di un autista – da dieci anni lavoro con questa azienda che mi garantisce lo stipendio con cui mantengo la mia famiglia. Queste cose non si fanno e non le condivido». Con lui un collega: «Certo, anche stamani (ieri per chi legge) abbiamo garantito il servizio, lo facciamo sempre. E’ il nostro lavoro, lo facciamo anche in condizioni di disagio». Poca comprensione per i dipendenti nella vicenda: «Non sono comportamenti accettabili».