"Solo due ore al giorno di scuola: è normale?"

Lo sfogo della mamma di una studentessa della media “Bertagnini“. "“Lim“ non funzionanti, pochi insegnanti... didattica a rotoli"

Il sindaco alla “Bertagnini“ durante la protesta dei genitori il primo giorno di scuola

Il sindaco alla “Bertagnini“ durante la protesta dei genitori il primo giorno di scuola

Massa, 23 settembre 2020 - Scuole, la pazienza ha un limite. Perché la seconda settimana sta entrando nel vivo ma ci sono ancora troppe cose che non tornano. Mancano docenti, personale amministrativo e persino presidi: come anticipato da La Nazione, infatti, all’alberghiero Minuto e all’istituto comprensivo Massa 6 sono tornate vacanti due reggenze che dovranno essere affidate nelle prossime ore.

E così anche i genitori iniziano a domandarsi quando tutto andrà a regime: per il bene degli studenti, prima di tutto, ma anche di tutto il sistema che ruota attorno alla scuola, dai trasporti alle lezioni fino alle famiglie stesse. Durissimo lo sfogo di una mamma di una studentessa della Bertagnini dove, sostiene, ormai le lezioni siano ridotte a due ore al giorno.

"Va bene che la prima settimana dopo mesi a casa è stata di assestamento. Va bene che le classi siano state divise per garantire la dovuta sicurezza per il rispetto delle norme Covid. Va bene che non sono ancora state fatte le nomine (ma che su 8 insegnanti richiesti ne verranno inviati solo 5, di cui 3 per l’anno e 2 Covid). Ma come mi spiegate che solo questo istituto di scuola secondaria faccia orario estremamente ridotto, 2 ore al giorno?". Uno sfogo durissimo che prosegue poi elencando tutto quello che non va: "E come mi spiegate che le “Lim“ ( lavagne multimediali, ndr ) nelle classi non funzionano? E visto che negli ultimi due anni questa scuola ha visto una fuga di insegnanti a dir poco esagerata (mi risulta un numero superiore alle 10 unità in 2 anni) non sarebbe il caso di assegnare a questa scuola più organico? Dal punto di vista strutturale su questa scuola sono stati fatti molti investimenti, ma alla fine la scuola più che di mura deve essere fatta di persone e soprattutto di insegnanti, quindi sarebbe opportuno che chi di competenza, con le domande di cui sopra, valuti la faccenda molto da vicino".

Perché la disorganizzazione interna si riflette sugli studenti e sulle famiglie: "Per chi lavora sta diventando un problema far entrare i figli a scuola alle 11 o farli uscire alle 10.30 – continua -. Devono essere lasciati a giro per la città per 2 ore o devono prendere mezzi di trasporto e tornare a casa da soli. Ma il pensiero torna anche alla preparazione scolastica dei nostri figli, del nostro futuro. Vi chiedo quindi di prendere i dovuti provvedimenti. Quanto meno farli entrare in classe e uscire ad un orario accettabile e che tutti possano seguire la lezione fatta da persone preparate. Ringrazio tutti i docenti perché ci mettono tutto il loro impegno – conclude – per aiutare i bambini e spero che tutto si risolva per il meglio, Covid e altro permettendo".