Il conto alla rovescia per le amministrative sta per entrare nel vivo e mentre il Pd nazionale si appresta a scegliere il nuovo segretario – il 26 febbraio le primarie a 4 con Bonaccini, Schlein, De Micheli e Cuperlo – in città fervono gli incontri nell’area di centro sinistra per trovare la quadra intorno a un nome per la corsa a sindaco. Nome che, però, ancora sfugge. Fabio Evangelisti, che da tempo si è detto pronto a sostenere la sfida elettorale, lancia un sasso nello stagno sull’onda dell’appuntamento nazionale: "Il 26 febbraio mi recherò a votare alle primarie – dice, ponendo un quesito – Perché quello stesso giorno, negli stessi seggi, non svolgere anche le primarie per la scelta del candidato sindaco di Massa? Primarie libere, aperte a tutto il centrosinistra e democratiche come quelle per la scelta dei leader nazionali e regionali Pd". "A giorni dovremo necessariamente sciogliere il nodo – ha detto il consigliere regionale Pd, Giacomo Bugliani – L’obiettivo è convergere su un nome, riuscirci vorrebbe dire dare dimostrazione di forza. Ma se non si riuscisse a trovare la quadra, come Pd e come area di centro sinistra ispirata ai valori della democraticità delle scelte, non possiamo escludere a priori il ricorso alle primarie, previste dallo statuto. Certo, organizzarle richiede tempo, quindi c’è una certa urgenza". Intanto oggi in città arriva il candidato al Nazareno Stefano Bonaccini proprio "mentre si chiude la fase dei congressi nei circoli – aggiunge Bugliani – Torna in provincia per la seconda volta, dopo essere stato a dicembre a Carrara". "Un segnale che ci deve gratificare a prescindere da quello che ciascuno sceglierà di votare – ha aggiunto Martina Nardi, sostenitrice di Bonaccini – Lo scenario delle primarie nazionali non inciderà comunque sui percorsi del Pd locali: il candidato sindaco massese non sarà espressione del nuovo segretario, le due cose non sono collegate". E sullo strumento delle primarie per dipanare la matassa massese sottolinea che "saranno il partito e il tavolo di centro sinistra a decidere se sia la migliore strada percorribile". Intanto Evangelisti incalza e spinge il tasto della consultazione con le primarie per mettere fine alla diatriba locale, mentre spiega di aver "ricevuto l’invito a partecipare all’incontro con Stefano Bonaccini e lo farò con interesse, così com’è stato domenica scorsa con Elly Schlein – dice – E’ giusto e doveroso per chi come me, pur non avendo tessere, si colloca nella grande area progressista, democratica e riformista, potenzialmente maggioritaria ma non ancora (o non più) in grado di produrre un’offerta politica che sappia coinvolgere gli elettori". E sottolinea quanto sia importante che "la vita democratica sia sana e non inquinata da tatticismi e sottintesi". In tutto ciò il Polo progressista attende di parlare col centrosinistra (in particolare col Pd) del programma per le elezioni: "Almeno da 4 o 5 mesi - dice Nicola Cavazzuti - ma non abbiamo mai avuto risposta. E ormai il tempo stringe". Sulla sua possibile candidatura a primo cittadino, precisa che "a una certa età bisogna fare largo ai giovani" e dice sì all’ipotesi di lanciare Camilla Palagi. Irene Carlotta Cicora

Cronaca

Il conto alla rovescia per le amministrative sta per entrare nel vivo e mentre il Pd nazionale si appresta a scegliere il nuovo segretario – il 26 febbraio le primarie a 4 con Bonaccini, Schlein, De Micheli e Cuperlo – in città fervono gli incontri nell’area di centro sinistra per trovare la quadra intorno a un nome per la corsa a sindaco. Nome che, però, ancora sfugge. Fabio Evangelisti, che da tempo si è detto pronto a sostenere la sfida elettorale, lancia un sasso nello stagno sull’onda dell’appuntamento nazionale: "Il 26 febbraio mi recherò a votare alle primarie – dice, ponendo un quesito – Perché quello stesso giorno, negli stessi seggi, non svolgere anche le primarie per la scelta del candidato sindaco di Massa? Primarie libere, aperte a tutto il centrosinistra e democratiche come quelle per la scelta dei leader nazionali e regionali Pd".
"A giorni dovremo necessariamente sciogliere il nodo – ha detto il consigliere regionale Pd, Giacomo Bugliani – L’obiettivo è convergere su un nome, riuscirci vorrebbe dire dare dimostrazione di forza. Ma se non si riuscisse a trovare la quadra, come Pd e come area di centro sinistra ispirata ai valori della democraticità delle scelte, non possiamo escludere a priori il ricorso alle primarie, previste dallo statuto. Certo, organizzarle richiede tempo, quindi c’è una certa urgenza". Intanto oggi in città arriva il candidato al Nazareno Stefano Bonaccini proprio "mentre si chiude la fase dei congressi nei circoli – aggiunge Bugliani – Torna in provincia per la seconda volta, dopo essere stato a dicembre a Carrara". "Un segnale che ci deve gratificare a prescindere da quello che ciascuno sceglierà di votare – ha aggiunto Martina Nardi, sostenitrice di Bonaccini – Lo scenario delle primarie nazionali non inciderà comunque sui percorsi del Pd locali: il candidato sindaco massese non sarà espressione del nuovo segretario, le due cose non sono collegate". E sullo strumento delle primarie per dipanare la matassa massese sottolinea che "saranno il partito e il tavolo di centro sinistra a decidere se sia la migliore strada percorribile".
Intanto Evangelisti incalza e spinge il tasto della consultazione con le primarie per mettere fine alla diatriba locale, mentre spiega di aver "ricevuto l’invito a partecipare all’incontro con Stefano Bonaccini e lo farò con interesse, così com’è stato domenica scorsa con Elly Schlein – dice – E’ giusto e doveroso per chi come me, pur non avendo tessere, si colloca nella grande area progressista, democratica e riformista, potenzialmente maggioritaria ma non ancora (o non più) in grado di produrre un’offerta politica che sappia coinvolgere gli elettori". E sottolinea quanto sia importante che "la vita democratica sia sana e non inquinata da tatticismi e sottintesi". In tutto ciò il Polo progressista attende di parlare col centrosinistra (in particolare col Pd) del programma per le elezioni: "Almeno da 4 o 5 mesi - dice Nicola Cavazzuti - ma non abbiamo mai avuto risposta. E ormai il tempo stringe". Sulla sua possibile candidatura a primo cittadino, precisa che "a una certa età bisogna fare largo ai giovani" e dice sì all’ipotesi di lanciare Camilla Palagi.
Irene Carlotta Cicora

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