Don Maurizio, prete con due figlie

Massa, ordinato sacerdote a 71 anni, succede a don Euro

Don Maurizio Marchini mentre dà l’eucarestia

Don Maurizio Marchini mentre dà l’eucarestia

Massa, 24 aprile 2018 - Il prete ha 71 anni e... due figlie, Lucia e Benedetta. E’ la straordinaria storia di don Maurizio Marchini, originario di Caniparola, una frazione popolosa e cattolica del comune di Fosdinovo, in provincia di Massa Carrara. Ed è lì, nel suo paese, che don Maurizio domenica prossima (29 aprile) tornerà con l’abito talare a dire la sua prima messa nella parrocchia di Sant’Antonio da Padova, quella «ferita» da Luca Morini, ribattezzato Don Euro, il sacerdote (ormai ex) che si sarebbe appropriato delle elemosine dei fedeli per andare a incontrare giovani gay. Maurizio Marchini, invece, è stato ordinato sacerdote domenica scorsa nel Duomo di Massa dal vescovo, monsignor Giovanni Santucci. E in chiesa c’erano anche le sue figlie, Lucia e Benedetta, che hanno consegnato nelle mani del loro genitore il calice e il piattino delle ostie, la patena. Una cerimonia commovente per don Maurizio.

Ma com’è stato per le sue figlie avere un padre prete? «Sono le mie prime fans», dice ridendo il nuovo sacerdote. Insegnante di storia dell’arte, prima nelle scuole medie e poi negli istituti superiori (ha insegnato anche allo scientifico di Livorno), Maurizio non solo ha una laurea in storia dell’arte ma anche il titolo di studio del Dams di Bologna. Grazie a questo è diventato anni fa uno scenografo importante che ha allestito opere liriche in alcuni dei più celebri teatri d’Italia. Nel frattempo si è fatto una famiglia, moglie e due figlie. Poi l’incontro con Dio, con la fede. «Nella mia vita – afferma – ho ricevuto più volte la chiamata della vocazione, ma ho fatto finta di non sentirla. Poi Dio e il suo amore sono stati più forti».

Don Marchini, ma chi è Dio? «Dio è amore, credendo in lui si riceve e si dà amore». Nel 2002, dopo un periodo di difficoltà familiari, il suo matrimonio è stato annullato dalla Sacra Rota e Maurizio è tornato ad essere «celibe».

E davanti a lui si è aperta la strada verso Dio. Ha studiato teologia allo Studio teologico interdiocesano di Camaiore ed è diventato direttore del Museo diocesano di Sarzana: della serie, quando l’arte incontra la fede; nel 2013 è diventato diacono permanente. L’incontro con il vescovo di Massa Carrara e Potremoli, monsignor Santucci, è stato il passo ulteriore che ha sancito la via al sacerdozio. Domenica prossima dirà la sua prima messa nella chiesa del suo paese, ma al momento non è il nuovo parroco di Caniparola. Don Maurizio, infatti, resta a disposizione della Diocesi in attesa di un futuro incarico.