Presidio a sorpresa alla Sanac

Vertenza ex Ilva, lavoratori esasperati per i continui rinvii . "Andiamo avanti così da 7 anni: adesso basta"

Le Rsu della Sanac con i sindacalisti

Le Rsu della Sanac con i sindacalisti

Massa, 1 dicembre 2020 -  Come nei paradossi di Zenone, l’acquisto di Sanac per ora resta un’illusione il cui traguardo si sposta sempre un po’ più in là, quanto basta, quando si avvicina la scadenza. E’ così da 7 anni. Prima si rimandava di anno in anno. Poi di semestre in semestre. Adesso siamo in pratica di due mesi in due mesi. Un rinvio continuo e frustrante soprattutto per i lavoratori il cui futuro resta appesa al filo sottile della trattativa fra Governo e ArcelorMittal che non si chiude mai. Né per l’ex Ilva di Taranto né per il gruppo Sanac. Per tenere alta l’attenzione sulla vicenda, ieri mattina i lavoratori Sanac hanno deciso di scioperare un’ora con presidio davanti allo stabilimento.

L’unica buona notizia è, tanto per cambiare, l’ennesima proroga della fideiussione sull’acquisto che era ieri in scadenza, rinviata ulteriormente al 30 gennaio. "Dal governo e dalle istituzioni ci aspettiamo qualcosa in più - evidenziano le Rsu di Sanac, Manuele Monfroni, Andrea Bordigoni e Paolo Faggioni -, di essere inseriti nel pacchetto dell’ex Ilva di Taranto visto che ci giunge notizia di un possibile accordo fra Governo e ArcelorMittal per l’ingresso dello stato nella nuova società. Ci aspettiamo che venga inserita anche Sanac nel gruppo visto che fino a 8 anni fa, sotto la guida Riva, eravamo insieme allo stabilimento di Taranto. Non abbiamo bisogno di rinvii ma di certezze, che il governo entri nella nostra gestione e ci faccia diventare parte integrante del ciclo produttivo di Taranto in un’unica società così da avere qualche barlume di speranza per il nostro futuro". Temi ripresi anche dai segretari di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Nicola Del Vecchio, Stefano Tenerini e Massimo Graziani. "Al momento sono rientrati degli ordini quindi si potrà fare meno ricorso alla cassa integrazione. E’ positivo ma non è tranquillizzante. Abbiamo bisogno di prospettive più lunghe. Ecco perché avremmo voluto una convocazione al Ministero. Sono 7 anni che aspettiamo decisioni che non arrivano. Sull’accordo per l’ingresso dello Stato abbiamo voci ma vogliamo certezze". E poi: "Al momento anche Taranto sta pagando i fornitori ed è importante per Sanac che ha bisogno di liquidità". Il 4 dicembre, incontro in Regione: i segretari chiederanno "maggiore supporto per portare a termine la nostra vertenza".  

FraSco