
di Claudio Laudanna
Le porte del Politeama si sono riaperte. Erano da poco passate le 9 ieri mattina quando il super perito del tribunale, Gianfranco De Matteis, è entrato nell’area di cantiere che da oltre un decennio circonda uno dei palazzi simbolo del centro storico. Ad accompagnarlo c’erano vigili del fuoco e carabinieri, ma anche i periti di parte e gli avvocati di imputati e parti civili coinvolti nel processo-odissea che deve stabilire le responsabilità dei crolli del 2008 e del 2011. De Matteis è il consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice Antonella Basilone per mettere un punto sulle condizioni dell’edificio, sui segni lasciati dai crolli e le loro possibili cause. A differenza di altre perizie che si sono succedute nei lunghi anni dei processi, d’altronde, questa si annuncia come quella in qualche modo definitiva proprio perché super partes. "Quello di oggi è stato solo un primo accertamento, per prendere atto della situazione – ha spiegato lo stesso perito durante una delle brevi pause del sopralluogo -. Il magistrato ci ha concesso 90 giorni per redigere la nostra relazione e prossimamente potrebbero esserci altre visite al palazzo". Assieme a forze dell’ordine, tecnici e avvocati, tra cui Giovanna Barsotti, Fabio Sommovigo e Ferdinando Genovesi, il tecnico incaricato dal tribunale ieri ha passato in rassegna l’intera struttura da cima a fondo mentre fuori dalla recinzione del cantiere si andavano a formare e a sciogliere capannelli di curiosi. Caschetti in testa e scarpe antinfortunistiche bene allacciate il corteo di esperti ha così cominciato dal foyer del teatro e poi ha passato in rassegna l’ala del palazzo che dà su via Roma finendo la propria visita con un sopralluogo sul tetto quando ormai era pomeriggio inoltrato. Il perito ha ascoltato con attenzione le osservazioni di tutte le parte coinvolte, prendendo nota di ogni osservazione per raccogliere così il maggior numero possibile di elementi necessari a stilare la propria relazione. "Fa impressione, si vede ancora bene la differenza tra gli stucchi e i mattoni delle costruzioni antiche e il cemento di quello che è stato fatto in un secondo momento" racconta uno dei tecnici che ha partecipato al sopralluogo e che, come quasi tutti i presenti, ieri ha rimesso piede per la prima volta nel Politeama dopo anni. Se rispetterà i termini stabiliti dal giudici, ora De Matteis dovrebbe consegnare la sua super perizia questa estate, tra luglio e agosto, mentre la prossima udienza del processo è fissata per il 20 settembre. Alla sbarra ci sono 14 imputati tra tecnici comunali, ex consiglieri comunali e assessori e poi ancora progettisti e rappresentanti della proprietà, mentre il Comune stesso e la ‘Caprice’ sono citati come responsabili civili. Per tutti loro i reati contestati sono diversi e vanno dal crollo colposo all’inosservanza della normativa in materia di idoneità statica e sismica per i cedimenti che coinvolsero il Politeama a cavallo tra il giugno del 2008 e il 2011. Nel primo caso il cedimento di una colonna del foyer comportò la chiusura del teatro, mentre nel marzo di tre anni dopo si verificò il primo crollo nell’ala che dà su via Roma.