
La guida Maurizio Papucci e la figlia Tea esploreranno l’isola di Navarino in Antartide. Un’escursione in autosufficienza
Qualcuno lo chiamarebbe viaggio ai confini della realtà. Per loro è una escursione estrema, il trekking più a sud del mondo. Compieranno il giro dell’isola di Navarino, Maurizio Papucci, guida ambientale escursionistica che, con Obiettivo Trekking, ha fatto conoscere e apprezzare le Alpi Apuane a un esercito di appassionati e neofiti, e la figlia Tea, 28 anni, che con il padre ha compiuto i primi passi in montagna fin dalla più tenera età. Insieme partiranno giovedì alla volta della Patagonia fuegina e da Roma arriveranno a Santiago del Cile e da lì all’aeroporto di Punta Arenas per poi imbarcarsi su un traghetto nello stretto di Magellano che in 36 ore li porterà nei famosi mari del sud. Lì raggiungeranno l’isola di Navarino e compieranno il celebre giro del Dientes, un’impresa che i velisti paragonerebbero al doppiaggio di Capo Horn. Cinque giorni nell’isola più a sud del mondo, in condizioni meteo ardue. L’isola di Navarino nell’Antartide adesso è in piena stagione estiva, ma le temperature oscillano dagli 0 ai 12 gradi. "Non è tanto il clima – sostiene Papucci, che vanta una carriera di fotografo e fotoreporter che lo ha portato in tutti i continenti del globo da cui è tornato con ricchi reportage –, ma le condizioni dell’isola. Lì si cammina in autosufficienza, senza telefoni, senza contatti e con il solo aiuto del senso di orientamento e di una forte preparazione effettuata in questo periodo. Non ci saranno distrazioni, ma il solo pensiero sarà per il percorso e l’attenzione al tracciato. Molti sentieri nemmeno sono segnati. Faremo 10 chilometri al giorno, per un totale di 45 chilometri di trekking in un posto fuori da ogni meta escursionistica".
E se la preparazione è stata una certosina e competente raccolta di un equipaggiamento che dovrà essere utile ed essenziale, grande entusiasmo è dato dalla composizione dell’equipaggio. "Partire con mia figlia mi riempie di gioia, ma si tratta di una doppia responsabilità. Sicuramente per me è grande motivo di orgoglio sapere di aver trasmesso questa passione alle mie figlie, ma dovrò vigilare anche per la sua salute quando ci troveremo in condizioni così estreme. Si tratterà di un’interessante condivisione dove al valore del viaggio in sé si aggiunge quello della responsabilità di una figlia".
E così alla tecnica in montagna, che a Papucci certo non manca, va aggiunta quella preparazione mentale necessaria prima di ogni avventura estrema. "Partiremo con uno zaino per uno, con tende, sacchi a pelo, fornelli, pentolini e tutto quello che è indispensabile e prezioso in montagna. Per i pasti faremo rifornimento di acqua e cibo per cinque giorni a Puerto Williams, l’ultimo avanposto abitato del polo Sud". Poi ci saranno solo loro, le stelle, il mare e le rocce. Papucci sta organizzando da tempo la spedizione e pertanto ringrazia tutti coloro che lo hanno sostenuto nel viaggio: Sportlife di Castelnuovo Magra, Julbo per gli occhiali, Elbek per calze e berretti in lana merinos, Vipole per i bastoncioni in carbonio, Aku per le scarpe. Chi vorrà saperne di più potrà seguire la pagina social di Obiettivo Trekking.