"Pochi posti letto perché manca personale

La Cisl critica l’Asl e confronta i numeri delle assunzioni con quelli delle persone andate in pensione e dei lavoratori ammalati

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MASSA CARRARA

Duro “j’accuse“ della Cisl contro l’Asl. A sparare è Enzo Mastorci, segretario Cisl Fp Toscana. Il sindacalista (che è nato e cresciuto in Lunigiana) parla subito di “carenza del personale ormai cronica“. E questo, davanti al Covid-19, aggrava una situazione già pesantissima. Perchè ha conseguenze anche sui posti letto disponibili. Ma andiamo per ordine.

Per Mastorci "il problema parte da lontano col blocco del turn over del 2018. Già nel 2019 la carenza del personale ha cominciato a farsi sentire e come sindacati non avevamo sottoscritto l’accordo per le ferie estive. L’intesa non si fece e l’ Asl provvide a una sessantina assunzioni, il minimo necessario per garantire le ferie estive obbligatorie. Il problema dei posti letto parte proprio dalla carenza del personale". A questo punto Mastorci fa parlare i numeri. Secondo il dirigente Cisl nell’Asl Nordovest (che, ricordiamolo, comprende la nostra provincia ma anche quelle limtrofe) dal primo gennaio ad oggi sono state assunte ben 1.476 persone divise tra le varie professioni. I numeri maggiori sono rappresentati dai 307 dirigenti medici, dai 645 infermieri e dai 294 OSS oltre alle altre professioni (amministrativi, assistenti sociali , ostetriche, tecnici ecc) Nel contempo peròsono andati via (in buona parte come effetto della legge Quota 100, ndr.) circa 890 professionisti per cui il saldo positivo aggiornato al 10 novembre è di 578 unità lavorativ , pari al 4,11% degli attuali 14.057 dipendenti dell’Asl Nord Ovest".

Detto questo, Mastorci spara “a palle incatenate“. "Alla luce di tutto questo è impensabile che medici, tecnici, infermieri e oss possano regge questa nuova ondata di Covid dopo l’enorme sforzo fatto la primavera scorsa. Ad oggi ben 112 dipendenti sono in infortunio per aver contratto il virus e i numeri sono in aumento. Tutto il carico lavorativo, psicologico ed emotivo ricade sul personale in servizio costretto a saltare i riposi, a raddoppiare i turni, a supportare il personale delle Rsa private ormai allo stremo delle forze. Le operatrici non sono state adeguatamente potenziate, idem le Usca che sono poche e insufficienti per formare una efficace rete territoriale. Forti difficoltà le registriamo nel settore igiene e prevenzione che non è stata adeguatamente rafforzato, come i laboratori che stanno accumulando ritardi di 7-10 giorni.

Chiediamo alla direzione Asl un coinvolgimento diretto dei sindacati e soprattutto un coinvolgimento concreto delle operatrici e operatori per fare sinergia. E non tollereremo atteggiamenti reprensivi, da parte della dirigenza verso il personale già fortemente provato. Inoltre riteniamo urgente un tavolo congiunto per conoscere quali sono le prospettive organizzative. Il problema non ci pare sia Lunigiana si o Lunigiana no. Il problema ci pare sia legato all’impossibilità attuale di aprire i nuovi posti letto al vecchio ospedale di Massa, come i nuovi posti letto al Monoblocco di Carrara per la mancanza di personale e il problema ci pare quello di aver delegato le strutture private ( Fondazione Don Gnocchi a Fivizzano) la sanità pubblica".

A.Lup.