Raggiungere il Monte Forato richiede impegno e sudore, un’escursione che comunque mette alla prova. Ma è un’altra delle vette che ha conquistato la massese Jennifer Gatti grazie al supporto essenziale dei volontari del Cai. Jenny, come la chiamano tutti gli amici, ama le Alpi Apuane ma da sempre vive sulla sedia a rotelle. Non può camminare e quelle vette magiche, con i panorami mozzafiato, le ha guardate e sognato a lungo, da lontano. Solo da alcuni anni ha iniziato a coronare il suo sogno di visitarle un po’ tutte, almeno quelle più conosciute, una alla volta. Lo ha fatto ad esempio all’orto botanico, grazie a una vera e propria impresa ‘spalla a spalla’ con la guida Andrea Ribolini, oppure dove possibile con il supporto della Joelette, uno strumento che permette anche alle persone con disabilità di salire in montagna, sempre con l’aiuto di volontari. E nell’ultimo sabato alla fine di un agosto torrido Jenny ha salita fino al Forato grazie al gruppo ‘Montagna per Tutti… D(i)ritto alla Vetta’, con il Cai di Castelnuovo e quello di Carrara.
Dopo aver raggiunto con mezzi 4x4 Casa Forato è iniziata la salita vera e propria, con il superamento anche difficoltoso di alcuni tratti. "Jenny è tosta, la conosciamo ed incoraggia la sua squadra a non mollare. La salita ed il forte caldo si fanno sentire, ma niente è impossibile, se lo si vuole! Ed ecco la vetta, il monte Forato – racconta il Cai di Castelnuovo -. La stanchezza lascia il posto alla gioia per questa nuova ed importante conquista, di Jenny ma non solo. Non è stato per niente facile e dobbiamo ringraziare Guglielmo che ha messo a disposizione tutta la sua conoscenza in fatto di nodi per permettere calate in sicurezza di Jenny e la sua joelette che alcuni tratti del sentiero richiedevano".
"Abbiamo realizzato un qualcosa di veramente grande; la salita al Forato con la joelette. Lo ammetto, sono stanchissimo, gambe pesanti e braccia molto dolenti – racconta uno dei volontari - per aver tirato su non so quante volte la carrozzina, ma è il prezzo da pagare per condurre la joelette sia in salita che in discesa, e sono davvero orgoglioso di averlo fatto. Così come sono orgoglioso dei miei compagni del Cai Carrara, e del Cai di Castelnuovo Garfagnana che sono stati con noi in questa follia. La realizzazione del sogno di Jenny, che da 4 anni ci diceva che le sarebbe piaciuto vedere il Forato, è stata la motivazione per superare tutto".
"E’ stata una giornata unica e indimenticabile che porterò sempre con me, un altro sogno per allungare la lista di quelli raggiunti – dice Jenny -. Un grazie speciale lo devo ad Amerigo Puntelli che con la sua determinazione si è attivato per far sì che questo sogno potesse diventare veramente realtà, smuovendo davvero l’impossibile. Il Monte Forato l’avevo visto tante volte dal basso anche da Pruno, nell’evento della doppia alba, escursione fatta in joelette sempre con il Cai Carrara, ma ora piano piano si stava avvicinando sempre di più".
L’impresa non è facile, racconta Jenny e solo grazie agli ‘angeli custodi’ del Cai, passo dopo passo, si riesce a superare ogni ostacolo fino alla vetta, ai sorrisi, una grande gioia per tutti. Poi il ritorno, "con l’aiuto del soccorso Alpino, che con delle corde dava maggior sicurezza a tutti quanti, nei punti più ripidi e scivolosi di perdere il controllo – conclude Jenny -. Devo essere sincera in alcuni punti avevo molta paura, avevo messo anche in conto che sarei potuta cadere, soprattutto nella discesa perché molto ripida. Ma alla fine com’è che dice il detto... quando il gioco si fa duro, i duri inizio a giocare... E noi siamo tosti davvero. Un ringraziamento a tutti al Cai Carrara e a al Cai Castelnuovo di Garfagnana, al soccorso alpino che ha dato l’ok per questo progetto. Esperienza bellissima che porterò per sempre nel mio cuore. E ora ci sono ora altri progetti, sempre più in alto, perché so che con voi ce la posso fare".
Francesco Scolaro