Fanno ancora discutere, a Massa, le critiche mosse dal sindaco Persiani nei confronti di ’ignoti’ dipendenti comunali dopo il caso delle luminarie e degli addobbi natalizi e anche la ventilata rotazione del personale a palazzo comunale, e in particolare del dirigente ai lavori pubblici Ferdinando Della Pina. Sull’argomento sonio intervenuti i sindacati, a difesa dei dipendenti, e parte della maggioranza a difesa di Della Pina. Ora interviene direttamente il sindaco. " Fermo restando – dice Persiani in una nota – il massimo rispetto per l’operato delle organizzazioni sindacali, che giustamente debbono svolgere la loro funzione a tutela dei lavoratori, vorrei sgombrare il campo da ogni ulteriore possibile motivo di polemica. Non è mai stata mia intenzione accusare nessun dipendente né denigrarlo né tanto meno sbeffeggiarlo, e ritengo che la mia permanenza in questi oltre quattro anni e mezzo al vertice dell’amministrazione possa e debba attestarlo senza ombra di smentita. Ho sempre portato il massimo rispetto nei confronti di tutti e ho più volte avuto modo di apprezzare, anche per iscritto, sia le condotte dei singoli che di interi settori e sin anche dell’organico nel suo complesso, sottolineando soprattutto la parte meritocratica. Altrettanto valga per quanto concerne l’opportunità di crescita professionale e di acquisizione di ruoli superiori: ricordo a me stesso che in questi anni, oltre alla numerose nuove assunzioni che hanno ridato dignità a molti uffici, ci siamo adoperati per utilizzare al massimo e al meglio le opportunità concesse dai fondi destinati alle progressioni orizzontali e verticali, nonché implementando la nomina delle posizioni organizzative. Questo naturalmente anche grazie alla collaborazione dei sindacati firmatari del Contratto collettivo nazionale di lavoro".
"Pertanto – conclude il sindaco – voler attribuire tutta questa importanza a un mero post pubblicato a seguito di una notizia specifica, esorbita dalle intenzioni dello scrivente e denota la volontà di approfittare di una parola per farne un caso politico. Infine, tutto ciò appare più che altro strumentale a gettare ombre su una riorganizzazione degli uffici, tra l’altro neanche la prima di questa amministrazione, che prescinde da ogni valutazione politica sull’operato di dirigenti e dipendenti ma va inquadrata nella costante ricerca del miglior assetto dell’ente, anche alla luce dei principi dettati dalla normativa vigente".