Un momento del consiglio comunale. Da sinistra Cella, il sindaco Persiani e Benedetti

La mozione presentata da alcuni consiglieri di Forza Italia per fermare la procedura di sgombero dell’aeroclub non ha ragione d’esistere: anche se fosse approvata non potrebbe avere efficacia legale. Lo ha precisato a chiare lettere il sindaco Francesco Persiani ieri pomeriggio ripercorrendo tutta la storia del contenzioso fra aeroclub e palazzo civico che risale addirittura alla fine degli anni ’90. Dalla causa civile da cui era emerso un credito da parte del Comune nei confronti dell’associazione, poi il pignoramento e l’accordo stragiudiziale che però non sarebbe stato rispettato dal club, quindi la diffida e la messa in mora per arrivare soltanto a luglio del 2019 quando il dirigente "per diffuse motivazioni ha ordinato all’aeroclub di liberare da persone e cose l’area portuale entro 30 giorni" ha ricordato il primo cittadino.  A seguire ancora la battaglia al Tar ancora pendente nel giudizio, con motivi aggiunti a seguito dell’ultima diffida inviata dal comandante della polizia municipale di Massa che aveva chiesto all’aeroclub di lasciare in maniera spontanea e non coercitiva lo spazio aeroportuale. Secondo il primo cittadino la procedura non può essere interrotta "perché se l’amministrazione decidesse di rinunciare potrebbe incorrere in una sanzione dalla Corte dei Conti per danno erariale". Sull’ultima richiesta da parte di palazzo civico, come detto, l’aeroclub ha presentato ricorso per motivi aggiunti al Tar dove era prendente il giudizio di merito sulla prima causa chiedendo la sospensione del provvedimento: "Attenderemo la fissazione dell’udienza in camera di consiglio e la decisione dell’autorità giudiziaria competente. Se a gennaio sospenderà il provvedimento ne prenderemo atto ma i dirigenti hanno fatto il proprio dovere, se la rigettasse allora ci dovremmo ripresentare e chiedere lo sgombero dell’area. Sono atti dovuti. Si tratta di rispetto della legalità". Secondo il sindaco inoltre come dimostrerebbero le sentenze del Tar e del tribunale lo sgombero dell’aeroclub non bloccherebbe l’elisoccorso.  Sulla mozione, poi, il segretario generale ha però detto che si può votare perché si tratta di un documento non vincolante, quindi si può votare trattandosi di atto di indirizzo politico. Nel merito, l’assessore Pierlio Baratta ha chiarito che l’aeroclub in caso di sgombero potrebbe anche spostarsi dentro l’area di elisoccorso, che non fa parte del sedime aeroportuale ma di una porzione in affitto ‘separata’, ed erogare il servizio per Babcock con cui hanno un contratto.

Cronaca

La mozione presentata da alcuni consiglieri di Forza Italia per fermare la procedura di sgombero dell’aeroclub non ha ragione d’esistere: anche se fosse approvata non potrebbe avere efficacia legale. Lo ha precisato a chiare lettere il sindaco Francesco Persiani ieri pomeriggio ripercorrendo tutta la storia del contenzioso fra aeroclub e palazzo civico che risale addirittura alla fine degli anni ’90. Dalla causa civile da cui era emerso un credito da parte del Comune nei confronti dell’associazione, poi il pignoramento e l’accordo stragiudiziale che però non sarebbe stato rispettato dal club, quindi la diffida e la messa in mora per arrivare soltanto a luglio del 2019 quando il dirigente "per diffuse motivazioni ha ordinato all’aeroclub di liberare da persone e cose l’area portuale entro 30 giorni" ha ricordato il primo cittadino. 
A seguire ancora la battaglia al Tar ancora pendente nel giudizio, con motivi aggiunti a seguito dell’ultima diffida inviata dal comandante della polizia municipale di Massa che aveva chiesto all’aeroclub di lasciare in maniera spontanea e non coercitiva lo spazio aeroportuale. Secondo il primo cittadino la procedura non può essere interrotta "perché se l’amministrazione decidesse di rinunciare potrebbe incorrere in una sanzione dalla Corte dei Conti per danno erariale". Sull’ultima richiesta da parte di palazzo civico, come detto, l’aeroclub ha presentato ricorso per motivi aggiunti al Tar dove era prendente il giudizio di merito sulla prima causa chiedendo la sospensione del provvedimento: "Attenderemo la fissazione dell’udienza in camera di consiglio e la decisione dell’autorità giudiziaria competente. Se a gennaio sospenderà il provvedimento ne prenderemo atto ma i dirigenti hanno fatto il proprio dovere, se la rigettasse allora ci dovremmo ripresentare e chiedere lo sgombero dell’area. Sono atti dovuti. Si tratta di rispetto della legalità". Secondo il sindaco inoltre come dimostrerebbero le sentenze del Tar e del tribunale lo sgombero dell’aeroclub non bloccherebbe l’elisoccorso. 
Sulla mozione, poi, il segretario generale ha però detto che si può votare perché si tratta di un documento non vincolante, quindi si può votare trattandosi di atto di indirizzo politico. Nel merito, l’assessore Pierlio Baratta ha chiarito che l’aeroclub in caso di sgombero potrebbe anche spostarsi dentro l’area di elisoccorso, che non fa parte del sedime aeroportuale ma di una porzione in affitto ‘separata’, ed erogare il servizio per Babcock con cui hanno un contratto.

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