"Passaggi pedonali a rischio. E le disgrazie si moltiplicano"

Una mappa per evidenziare il pericolo per i passanti

Incidente ad Avenza

Incidente ad Avenza

Carrara, 10 luglio 2018 - Gli attraversamenti pedonali di Avenza sono da rivedere. Dopo il tragico incidente di mercoledì, che ha stroncato la vita a Maria Graziella Caleo, sono in molti a chiedere interventi. Renato De Rosa si è preso la briga di controllarli e di lanciare una riflessione. «L’attraversamento di viale XX Settembre all’altezza di via Campo D’Appio: si noti che chi arriva in auto da Carrara non è assolutamente in grado di vedere chi si appresta ad attraversare la strada da sinistra verso destra. Il pedone infatti è nascosto alla vista dall’albero, dalle auto parcheggiate negli stalli ma anche, cosa gravissima, dalle auto parcheggiate sempre, in divieto di sosta, lungo il viale XX Settembre. Gli stessi pedoni per vedere se arrivano macchine devono sporgersi oltre il muso delle auto parcheggiate sul viale e capita anche a persone che spingono passeggini. Inoltre il passo carrabile del palazzo esce proprio in corrispondenza delle strisce. Soluzione prospettata: adottare soluzioni che impediscano alle auto di parcheggiare prima delle strisce, ma soprattutto spostare di qualche metro più a monte l’attraversamento. Rallentare il traffico con dissuasori». La rotonda di Avenza centrale: «Le strisce pedonali – prosegue – in primo luogo sono troppo vicine alla rotonda. Le auto che la percorrono escono con lo sguardo del guidatore orientato nella direzione della freccia, ben distante da dove i pedoni iniziano ad attraversare. Ma soprattutto i pedoni non sono assolutamente visibili a causa dell’albero e del gazebo che arriva sino al bordo del marciapiede. Soluzione: spostare di qualche metro le strisce verso mare. Adottare dei dissuasori all’uscita della rotonda in modo che gli automobilisti evitino accelerazioni da «uscita della chicane»». Poi si passa agli attraversamenti pedonali di viale XX Settembre, sempre in zona: «Si tratta di sei attraversamenti pedonali in cui il pedone rischia la vita in una specie di roulette russa. Il motivo principali, oltre a gravi nella progettazione di questi attraversamenti, sta nella eccessiva velocità delle automobili in questo tratto rettilineo con due corsie per ciascuna direzione. Soluzione: Riprogettare meglio i singoli attraversamenti, ma soprattutto adottare accorgimenti per rallentare la velocita degli autoveicoli sia in direzione mare che in direzione monti. Limiti di velocità più restrittivi, adozione di dissuasori per rallentare i mezzi, presenza più assidua dei vigili che, spiace dirlo in zona si limitano a fare multe e non intervengono mai per regolare il traffico o favorire l’attraversamento dei pedoni, specialmente durante le ore di punta. Ricordiamo le scuole e il distretto Asl presenti sul territorio».