Pasqua più dolce con la Fondazione Donate 500 uova alla Caritas

In un anno le imprese hanno distribuito aiuti e sostegni a oltre mille famiglie

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Sarà una Pasqua un po’ più dolce per 500 bambini apuani grazie all’impegno della Fondazione Marmo. Anche durante queste feste prosegue l’impegno dell’associazione al fianco della Caritas diocesana. Un rapporto, quello tra i due enti, che nell’ultimo anno si è stretto sempre di più, tanto che negli ultimi dodici mesi sono state ben 1.124 le famiglie dalla costa fino alla Lunigiana a ricevere aiuti dalla Fondazione Marmo. Le 500 uova di Pasqua, assieme a numerose tessere spesa, sono dunque solo l’ultimo tassello di una catena di solidarietà cominciata con lo scoppio dell’emergenza sanitaria, quando la Fondazione ha avviato una importante raccolta fondi. Questi soldi sono stati poi investiti, da una parte aiutando medici, infermieri e strutture ospedaliere con strumenti, mascherine, tute, visiere, dall’altra le persone in stato di disagio economico con pacchi alimentari. In partcilare la Caritas diocesana di Massa-Carrara e Pontremoli ha aiutato in questo anno di pandemia 3596 persone bisognose divise in 1124 nuclei familiari: 1.623 persone e 469 famiglie nella zona di Massa e Montignoso, 1.053 e 310 famiglie a Carrara e Fosdinovo, 920 persone e 345 nuclei in Lunigiana. A tutti loro è stato donato cibo, ma anche prodotti per l’igiene e per la casa oppure tessere di catene di supermercati, per un valore di 338mila euro. Inoltre la Fondazione Marmo ha sostenuto con 30mila euro le mense dei poveri delle parrocchie di Cervara, a Massa, e della Santissima Annunziata, in via Bassagrande a Marina di Carrara, oltre ad avere contribuito con 71mila euro ai sei centri di ascolto vicariali e a quello diocesano. "Le ferite della pandemia non sono solo sanitarie ma anche economiche – sottolinea la presidentesse della Fondazione Bernarda Franchi -. Nella prima parte dell’emergenza Covid abbiamo aiutato chi era in prima linea, poi abbiamo rivolto la nostra attenzione verso le famiglie in difficoltà attraverso le Caritas". "Tutto questo- aggiunge il presidente della Caritas diocesana Almo Puntoni - è una piccola testimonianza di quanto la solidarietà si sia attivata nel nostro territorio utilizzando il coordinamento diocesano offerto dalla Caritas.

Ci auguriamo che ciò diventi anche un invito a continuare nella strada del servizio". "La situazione economica è sempre più precaria – conclude il parrocco di Bonascola Piero Albanesi che solo nella sua frazione assiste 50 famiglie-. Grazie anche alla Fondazione Marmo abbiamo fatto in modo che la disponibilità alimentare fosse significativa e anzi abbiamo potuto donare qualcosa di più alle famiglie che assistiamo".