"Pabe: le cave verso un futuro sostenibile"

L’amministrazione illustra la rivoluzione, sociale e tecnologica in corso

Cava di marmo

Cava di marmo

Carrara, 15 giugno 2019 -  Una svolta che i pentastellati definiscono epocale. Circa 70 carte, completamente digitalizzate con tanto di sistema di geolocalizzazione cava per cava: è un’altra importante novità introdotta con l’adozione dei Piani attuativi dei bacini estrattivi da parte del consiglio comunale. Il vicesindaco Matteo Martinelli, titolare della delega al Marmo, l’assessore all’Urbanistica Maurizio Buschi e l’assessore all’Ambiente Sarah Scaletti sono tornati a illustrare alcuni delle tante innovazioni contenute nello strumento. La digitalizzazione delle carte permetterà di velocizzare il lavoro degli uffici, sia per quanto riguarda le risposte da dare alle attività sia per il controllo del rispetto della norma.

«I Pabe – ha spiegato l’assessore Scaletti – si inseriscono in un momento storico particolare in cui si sta riscrivendo il quadro normativo a vari livelli, da quello regionale a quello comunale. Lo strumento messo a punto dal Comune nasce in coerenza al quadro normativo regionale: recepisce le norme del Pit e del Piano regionale cave, ma contiene in sé aspetti di originalità legati al contesto territoriale. E questo è maggiormente evidente nella parte relativa alla disciplina in materia ambientale. Si tratta di un piano calato nel nostro territorio. Basti pensare a come viene coniugato lo studio dei ravaneti con il tema del dissesto idrogeologico. I Pabe sono inoltre stati l’occasione per introdurre un identikit digitale delle cave dove con un click è possibile disporre tutte le informazioni su inquadramento territoriale, vincoli, pericolosità idrauliche e geomorfologiche, e ogni altro elemento del quadro conoscitivo».

A spiegare le novità anche il vice sindaco Martinelli: «L’obiettivo – è intervenuto – che vogliamo raggiungere con i Pabe è quello di aprire le cave a un futuro sostenibile che passa attraverso un maggior impatto socio economico dell’attività estrattiva e un minore impatto sull’ambiente. Non vogliamo chiudere le cave, ma aprirle a un futuro di sostenibilità. Abbiamo avuto il coraggio di mettere mano alle regole del monte con uno strumento calibrato su contrappesi che tengono conto delle esigenze delle attività e dell’economia cittadina, della tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma anche della sicurezza del territorio. La nostra è una visione del settore innovativa rispetto al passato, e in quest’ottica abbiamo messo a punto uno strumento equilibrato che tiene insieme le necessità delle aziende del settore,le stimola a migliorarsi e a evolversi».